06 novembre 2019

LA LIBERTÀ POSSIBILE - MARGARET WILKERSON SEXTON - FAZI EDITORE


Buongiorno amici lettori, oggi il blog In punta di Carta, partecipa al Review Tour di un romanzo potente e commovente allo stesso tempo.
Uscito per Fazi Editore il 10 Ottobre, "La libertà possibile" dell'esordiente Margaret Wilkerson Sexton, è un grande romanzo, che è valso all'autrice la nomina al National Book Award del 20017... un libro assolutamente da non perdere!

IL ROMANZO

Titolo: La libertà possibile
Autore/Autrice: Margaret Wilkerson Sexton
Editore: Fazi Editore
Data di uscita: 10 Ottobre 2019
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 310
Prezzo cartaceo: 17,00€
Prezzo ebook: 12,99€


1944, New Orleans. Evelyn proviene da una delle più rispettate famiglie della città e quando si innamora di Renard, un ragazzo qualsiasi, senza soldi e dal futuro incerto, in casa scoppiano le tensioni. Le riserve della famiglia di lei e la decisione di lui di partire per la guerra come volontario metteranno alla prova la relazione tra i due. Negli anni Ottanta, la figlia di Evelyn, Jackie, è una madre single: il marito Terry è andato via di casa nel tentativo di combattere la sua tossicodipendenza, lasciando soli lei e il figlio T.C. L'inaspettato ritorno dell'uomo sconvolge la ritrovata normalità di Jackie, la quale è lacerata dall'idea di dargli un'altra opportunità. Nel 2010, in una New Orleans che porta ancora i segni dell'uragano Katrina, il venticinquenne T.C. è appena uscito di prigione quando il suo amico Tiger gli propone un "grande affare". L'arrivo di un figlio sconvolgerà i piani del ragazzo, ma non il giro di eventi che ormai si è innescato. Tre generazioni, tre destini e tre epoche a confronto: "La libertà possibile" racconta la faticosa conquista della libertà da parte dei membri di una famiglia di colore, oltre i pregiudizi sociali e le aspettative dei familiari, fra sogni infranti e porte che invece si aprono.

RECENSIONE

La libertà possibile è una saga familiare ben costruita e ben delineata, che attraversa circa sessantasei anni di storia e ben tre generazioni.
Non una saga qualsiasi ma quella di una famiglia di colore residente a New Orleans, che comincia con Evelyn, nel periodo più buio che la storia ricordi, nel 1944.
Anni difficili per la continua incertezza derivante dalla Seconda Guerra Mondiale, e ancor più drammatica per coloro che non hanno la pelle del colore del latte… i cosiddetti “negri”, costretti a mille limitazioni e restrizioni, emarginati, disprezzati, e solo a malapena tollerati.
E non importa se tuo padre è uno stimato medico, non importa se la tua famiglia a soldi a sufficienza per permetterti una vita agiata e confortevole, non esiste nessuna libertà possibile… nemmeno quella di amare un tuo pari, un ragazzetto che sta cercando di farsi strada per regalarsi un futuro migliore, perché lui, Renard, non ha il tuo stesso ceto sociale, e la tua famiglia è disposta a tutto pur di farsi accettare, di mantenere uno status sociale alto.

Un primo passo verso l’omologazione e una grande, immensa ipocrisia, è questo che ho visto tra queste prime pagine, e soprattutto tra le parole di Nelson, il padre di Evelyn, che per quanto possa cercare di comprendere, in quanto genitore che desidera solo il meglio per la figlia, non capisco fino in fondo.
Un genitore dovrebbe volere solo la felicità della propria famiglia, quindi mi chiedo, perché far rivivere a Evelyn le stesse avversità provate sulla propria pelle quando al posto di Renard si trovava lui?
È un inizio affascinante e molto, molto coinvolgente, e che vi farà entrare in grande empatia con il personaggio di Evelyn, colei che diventerà la colonna portante della famiglia, nonostante tutto!

Ci ritroviamo poi nel 1986, dove conosciamo Jackie, secondogenita di Evelyn.
Una donna fragile, in perenne lotta con il senso di impotenza e schiacciata dal peso del fallimento che è diventata la sua vita. Abbandonata dal marito Terry, ammaliato e stregato dalla droga, deve prendersi cura del piccolo T.C. e tentare di sbarcare il lunario. 
L’orgoglio le impedisce di chiedere aiuto, soprattutto alla sorella maggiore Sybil, con cui ha un rapporto di amore e odio… la stima e la invidia per i traguardi raggiunti come avvocato ma nello stesso tempo la biasima, per averla sostituita nel cuore del padre e per quel senso di superiorità che le trasmette.
Negli anni, la situazione sociale dei “negri” non è molto cambiata, vengono ancora visti con occhi diversi e tenuti perlopiù a distanza, e avere un marito tossicodipente che torna con mille scuse e mille promesse per poi abbandonarti nuovamente, non migliora le cose.
Ed è per questo che Jackie è una donna riservata, schiva, che preferisce tacere e incatenare il suo cuore, chiudendolo a qualsiasi sentimento.

E poi c’è T.C., che ritroviamo negli anni 2000, esattamente nel 2010.
Un ragazzo che ha preso una china sbagliata, ripercorrendo le orme di quel padre che non ha mai conosciuto realmente. 
Profondamente legato alla nonna Evelyn, con una madre che alterna periodi di lucidità a periodi di forte depressione, ha un figlio in arrivo da donna che non sa se ama realmente ma che non gli impedirà di continuare a frequentare le prigioni di New Orleans.
È il periodo del post Katrina, l’uragano che con la sua immensa forza, travolse e distrusse tutto; il periodo della ricostruzione di una città ferita e sanguinante, che però procede a rilento, soprattutto per i quartieri più degradati e meno ricchi.

Tre generazioni, tre epoche a confronto, che mostrano come negli anni, le ingiustizie e le privazioni sociali siano rimaste pressoché invariate, perché in fin dei conti, per un “bianco” il sogno di una vita è molto più a portata di mano che per un “negro”; perché purtroppo ancora oggi, quell’orribile parola, razzismo, è un sentimento forte e radicato in tantissimi personaggi bigotti e spocchiosi… e testimoni ne sono le tante pagine di cronaca che affollano i telegiornali e la carta stampata.
Ma il fulcro del romanzo e comunque la famiglia, la libertà di amare e di rispettare, la libertà di scegliere, di sbagliare, di ricominciare!
E la Sexton sviscera, in un’analisi continua e precisa, ogni momento e ogni sentimento della vita dei tre protagonisti, donando al lettore, con una prosa scorrevole e ammaliante, una lettura piacevole ma soprattutto piena di grandi significati.
Un romanzo sicuramente particolare e singolare ma che regala grandi momenti di riflessione, e che sono sicura, decreterà anche qui in Italia il successo delle Sexton, che con grazia, delicatezza e allo stesso tempo pugno duro e forte nei passaggi necessari, ha scritto un romanzo indispensabile e doveroso, adesso più che mai!

L'autrice


Nata e cresciuta a New Orleans, ha studiato Scrittura creativa al Dartmouth College e Legge all’Università della California, Berkeley. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati su «The New York Times Book Review». Il suo romanzo d’esordio, La libertà possibile, molto apprezzato dalla critica, è stato finalista al National Book Award 2017 ed è stato incluso nella lista dei migliori libri dell’anno da tutte le testate più autorevoli.


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