Ciao lettori, il libro di cui vi parlo oggi è "Le nostre prime sette volte", di Bianca Marconero, uscito il 10 ottobre.
Cosa succede quando un uomo bello, ricco, viziato ed egocentrico incontra una donna che odia tutto quello che lui rappresenta? Venite a scoprirlo con noi.
IL ROMANZO
Titolo: Le nostre prime sette volte
Autore/Autrice: Bianca Marconero
Serie: A&A - Vol. 1
Editore: Independently published
Data di uscita: 10 Ottobre 2019
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 374
Prezzo cartaceo: 14,90€
Prezzo ebook: 2,99€
Autore/Autrice: Bianca Marconero
Serie: A&A - Vol. 1
Editore: Independently published
Data di uscita: 10 Ottobre 2019
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 374
Prezzo cartaceo: 14,90€
Prezzo ebook: 2,99€
«Io dovrei proprio licenziarti, Alice». «Lo hai già fatto sei volte, Alex». «Speriamo che la settima sia quella buona». Quante volte devi licenziare la tua segretaria prima di capire che non puoi vivere senza di lei? Alice Baker è una giovane copywriter, idealista e determinata, con una singolare propensione per i vestiti bizzarri. Alex è l’erede della Francalanza Visconti, la casa editrice leader nei periodici, e ha un gusto impeccabile per i vestiti. Fin dal loro primo incontro, Alex e Alice decidono di non piacersi affatto. Non hanno niente in comune, non approvano lo stile di vita dell’altro, sono totalmente incompatibili. Alice pensa che Alex sia uno snob egocentrico e compiaciuto che gode nel farsi paparazzare con ragazze bellissime. Alex pensa che Alice sia una patetica sognatrice, che colleziona licenziamenti ed è convinto che, nonostante sia bellissima, resterà per sempre fuori dal suo radar. Ma cosa succede se due persone che si sono già escluse a vicenda scoprono di non potere stare l’una senza l’altra? Se scoprono di essere attratti proprio dall’ultima persona al mondo che pensavano di prendere in considerazione? Per quanto tempo si può negare la passione e si può mettere a tacere un desiderio? Si può forse dire al cuore di non impazzire per l’unica persona in grado di toccarlo? Dalle spiagge dell’isola di Capri, alle piste da sci di Cortina d’Ampezzo, passando per Milano e i corridoi delle vivaci redazioni di «Lollipop» e «Power Player», Alex e Alice si raccontano attraverso le loro prime sette volte. Sette strade diverse per entrare in collisione o separarsi per sempre. Una storia sulla ricerca dell’anima gemella e sulle sorprese del cuore. Perché le persone più sbagliate per noi possono farlo battere per il motivo giusto.
RECENSIONE
Il nuovo lavoro di Bianca Marconero ci porta nella vita di Alessandro Francalanza Visconti e di Alice Baker, personaggi secondari del libro “Non è detto che mi manchi”, pubblicato nel 2018 da Newton Compton Editori.
Alex e Alice sono diversi per carattere, modo di vivere e valori, e rappresentano due mondi contrapposti.
Alice è ironica, generosa, sensibile e testarda, dice quello che pensa esattamente nel modo in cui lo pensa. È un personaggio positivo, che ha valori saldi, pochi filtri, e non si piega al compromesso e alle regole dell’apparire a tutti i costi.
Alice è, e dato che è tanta roba, può permettersi di affrontare la vita a testa alta, armata dei suoi valori, vestita con abiti che non incontrano il gusto della maggior parte della gente ma piacciono a lei, e questo le basta. Ecco, Alice si basta.
La sua sicurezza e il suo carattere forte non temono giudizi legati alla forma. Alice è sostanza, una sostanza che stona nel mondo fatto di apparenze di Alex, quel mondo in cui ogni cosa ha un prezzo e diventa proprietà del migliore offerente.
Alex, le regole del proprio mondo le conosce benissimo; sa quale sorriso indossare, come parlare, cosa dire e chi diventare, in base alla situazione e a quello che vuole ottenere, e generalmente ottiene tutto senza dare in cambio nulla di se stesso.
Mi appare bello, ma di una perfezione distante, crudele. La perfezione senza empatia di chi non calpesta la stessa terra che calpesti tu.
Alex è abituato ad avere il controllo della propria vita e di quella degli altri, ha imparato a proteggersi e non fidarsi di nessuno, eppure Alice, con la sua schiettezza, diventa l’imprevisto che non poteva prevedere, che non riesce a controllare e che lo sfida a fare i conti con la propria coscienza.
Alice mi colpisce altrove. Dove non ho difese. E io mi chiedo come diavolo faccia a dare un significato nuovo a tutto.
Alice sembra essere immune al suo fascino, odia i mezzi usati da Alex per arrivare alle cose o alle persone e la sua totale assenza di empatia e rimorso. L’incapacità di Alex di gestire questa donna forte e particolare, il tentativo di avere il controllo su di lei e di combattere i sentimenti che gli suscita, diventano la miccia che fa scoppiare liti furibonde.
Questo astio però nasconde altro e, se è vero che Alex ed Alice non riescono a comunicare, è anche vero che la tensione tra loro diventerà una costante della loro vita a cui nessuno dei due vuole e riesce a rinunciare.
Purtroppo però amare qualcuno richiede fiducia e la fiducia richiede coraggio, ed è questo che fa la differenza tra un uomo e un ragazzo. Alex non possiede ancora questo coraggio e, quando a causa di un malinteso, realizza quanto potere abbia Alice nella sua vita, viene allo scoperto nel peggiore dei modi.
La vendetta è una parte necessaria del processo. La mia catarsi è possibile solo se colpisco Alice. Devo sacrificare lei per salvare me stesso.
Questa natura orgogliosa e vendicativa nasconde chiaramente una grande fragilità interiore e forse, il bisogno di essere amato in modo ossessivo, esclusivo, lasciando fuori ogni altra cosa.
Aspetto il volume conclusivo di questa storia per capire l’evolversi di questo amore... nel frattempo spero che Alex si trasformi in un uomo degno di Alice, e che comprenda che non si ama qualcuno escludendo tutto il resto, ma nonostante tutto il resto.
Non posso che consigliare questo romanzo, raccomandandovi di leggere anche i precedenti libri dell’autrice, tra i quali "Un maledetto lieto fine" e "Un Maledetto per sempre" e ovviamente il già citato "Non è detto che manchi", i cui protagonisti maschili sono proprio Brando e Fosco.
Ammetto di aver scoperto Bianca Marconero solo di recente e sto cercando di recuperare tutto quello che ha scritto in precedenza perché sono rimasta molto colpita dallo stile della sua scrittura, evocativo, profondo e mai banale.
Lei è il fiocco di neve che sbilancia tutto e genera le mie valanghe.
Credo che la Marconero sia una delle autrici più brave nel panorama italiano e questo libro è l’ennesima conferma. I dialoghi vivaci e brillanti, le trame costruite con grande attenzione e i personaggi sempre coerenti, sono caratteristiche costanti nei suoi lavori e coinvolgono il lettore già dalle prime pagine. Nelle sue storie riesco non solo ad inquadrare benissimo i protagonisti, ma anche a seguire i loro ragionamenti, i loro tormenti interiori e la trasformazione dei loro sentimenti.
Ai personaggi di Bianca Marconero ci si affeziona sempre.
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