Bentornati lettori, abbiamo letto Burning Sand, l’ultimo lavoro di Bianca Ferrari. Le emozioni sono state così tante che è difficile descriverle. Noi ci proviamo, voi venite a conoscere la dottoressa Skylar Richardson e il soldato Alexander Lewis.
Non ve ne pentirete!
IL ROMANZO
Titolo: Burning Sand
Autore/Autrice: Bianca Ferrari
Serie: Flames Series Vol. 1
Editore: Independently Published
Data di uscita: 24 Febbraio 2020
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 444
Prezzo cartaceo: 13,99€
Prezzo ebook: 2,99€
Lui avrebbe dovuto pensare alla missione.Lei al suo matrimonio.Se ne fregarono entrambi.
Iraq 2018.Sabbia, caldo, polvere da sparo.Il Navy SEAL Alexander Lewis sa di essere all’inferno. Eppure non ha paura. Determinato e ostile, non perde mai il controllo, e l’unica cosa che conta per lui è “servire e proteggere”. Di sicuro non perdere tempo per fare da autista all’ennesimo volontario ingenuo e impreparato, convinto di fare la differenza.Quello che Alexander non sa è che il chirurgo Richardson è una donna e non è né ingenua né impreparata. E gli darà del filo da torcere.Skylar Richardson ha un conto in sospeso con il karma: per questo è partita, lasciando la sua vita perfetta e il suo futuro sposo. L’Iraq non le fa paura, così come non la spaventa il soldato Lewis, gelido e scostante, capace solo di respingerla e giudicarla.Eppure, è ai suoi occhi d’acciaio che Skylar torna sempre. Per capirlo. Per capire se stessa.Il loro incontro è fiamme, sfida e orgoglio.Un uragano capace di cambiare forma ai loro desideri.In un paese arido e sofferente, le vite di Skylar e Alexander si sfiorano e collidono, si intrecciano e si strappano, in un turbine di eventi che ha la stessa ferocia della guerra e dell’odio.E, soprattutto, dell’amore.
La Flames Series è composta da due volumi:BURNING SAND – 25 febbraio 2020 BLOODY SKY – 25 marzo 2020
Iraq 2018.Sabbia, caldo, polvere da sparo.Il Navy SEAL Alexander Lewis sa di essere all’inferno. Eppure non ha paura. Determinato e ostile, non perde mai il controllo, e l’unica cosa che conta per lui è “servire e proteggere”. Di sicuro non perdere tempo per fare da autista all’ennesimo volontario ingenuo e impreparato, convinto di fare la differenza.Quello che Alexander non sa è che il chirurgo Richardson è una donna e non è né ingenua né impreparata. E gli darà del filo da torcere.Skylar Richardson ha un conto in sospeso con il karma: per questo è partita, lasciando la sua vita perfetta e il suo futuro sposo. L’Iraq non le fa paura, così come non la spaventa il soldato Lewis, gelido e scostante, capace solo di respingerla e giudicarla.Eppure, è ai suoi occhi d’acciaio che Skylar torna sempre. Per capirlo. Per capire se stessa.Il loro incontro è fiamme, sfida e orgoglio.Un uragano capace di cambiare forma ai loro desideri.In un paese arido e sofferente, le vite di Skylar e Alexander si sfiorano e collidono, si intrecciano e si strappano, in un turbine di eventi che ha la stessa ferocia della guerra e dell’odio.E, soprattutto, dell’amore.
La Flames Series è composta da due volumi:BURNING SAND – 25 febbraio 2020 BLOODY SKY – 25 marzo 2020
RECENSIONE
Prima di scrivere ciò che penso di Burning Sand, primo volume della Flames Series, credo sia giusto farvi una premessa. Dopo aver letto due libri scritti da un’autrice italiana alla fine dell’anno scorso, sono finita nel tunnel del blocco del lettore. A dire il vero non è stato un vero e proprio blocco, ma posso dire di aver passato tante settimane ad aprire e chiudere romanzi dopo averne letto qualche pagina, tutto perché non riuscivo a trovare una storia che mi emozionasse tanto quanto quella. Qualcuno l’ho finito, con molta fatica. Pensavo fosse un problema mio, dovuto allo stress, lo studio, la malinconia. Invece no.
Bianca Ferrari ha dimostrato che il problema era quello che leggevo. Burning Sand infatti non solo mi ha colpito tanto, ma mi ha tenuta sveglia una notte intera per la voglia di finirlo.
La storia raccontata è struggente, intesa, bellissima. Non si conclude con questo volume ma vi assicuro che vale la pena iniziarlo subito e aspettare il 25 marzo per l’uscita del secondo. È impossibile staccarsi dalle pagine, impossibile rimandare la lettura all’indomani.
Questo non è solo un libro scritto bene ma una storia che lascia il segno, con una trama convincente e priva di forzature, dialoghi brillanti, caratterizzazione riuscita dei personaggi e un ottimo stile di scrittura.
Qui non ci sono protagonisti singolari o particolari, troppo perfetti, troppo ricchi, troppo belli, troppo spezzati. Questa è la storia di due persone normali che hanno in comune un sogno: rendere il mondo un posto migliore, ed è questo, nel mare d’indifferenza ed egoismo a cui siamo abituati, a renderli straordinari.
Skylar e Alexander sono in Iraq per delle motivazione personali, ognuno con il ruolo che ha deciso di avere nella vita. Lei chirurgo generale, sta per sposare l’uomo che le darà il futuro che ha sempre voluto, eppure, nonostante questa perfezione organizzata per anni nei minimi dettagli, si sente fuori posto e ha bisogno di sfidare la sua coscienza per alleggerirsi di un peso sul cuore. Parte come volontaria qualche mese prima del matrimonio e finisce nel campo militare di Tikrit.
Alexander, testardo e scontroso, è un Navy SEAL concentrato solo sulle missioni e sull’obiettivo di sconfiggere le cellule terroristiche dell’Isis. Ha maturato un pregiudizio nei confronti dei medici volontari presenti nel campo base e questo influenza l’incontro con Skyler. Alexander pensa di trovarsi di fronte l’ennesimo dottore viziato e interessato solo ad arricchire il curriculum, ma dovrà presto ricredersi.
La dottoressa Richardson sa quello che fa, non ha problemi a rispondere a tono e mostra subito un carattere forte e determinato.
Sky e Alexander si arrabbiano, litigano, si cercano, litigano ancora e questa tensione tra loro diventa una specie di necessità, un’esigenza, un modo per sfogare la frustrazione dopo aver capito la realtà dei fatti: dal loro incontro tutto è cambiato.
Gli si era infilata sottopelle come la peggiore delle schegge. Faceva male, era un dolore sempre presente, era ficcata nei suoi pensieri e non gli lasciava un attimo di pace. Ma quel fastidio, quella sofferenza, si scioglievano solo quando era con lei.
È stato bellissimo assistere a questo cambiamento, agli sforzi dei protagonisti per mantenere il controllo sulle emozioni. Esperienze forti, come una guerra, possono trasformare le persone o far loro capire di essere sempre state diverse da quello che pensavano.
L’ambiente desolato, devastato dalle bombe, fa da sfondo a questa storia che nasce e diventa talmente importante da cambiare il senso della vita dei protagonisti.
Che valore assume la nostra vita quando improvvisamente una persona diventa più importante di noi stessi?
Per proteggere lei avrebbe tirato fuori una forza mai conosciuta prima. E l’avrebbe fatto senza paura di niente. Perché l’unica cosa che in quel momento poteva fargli paura era perderla di nuovo.
Ecco, questo libro parla del sacrificio personale.
Quanto siamo disposti a cedere per rendere felici gli altri? Quanto è importante sacrificare la nostra felicità per amore di un’altra persona?
Il modo in cui gli eventi e le riflessioni dei personaggi vengono raccontati, spaccano il cuore. In queste pagine non ci si commuove solo nei momenti duri, ma anche in quelli di tenerezza, quando le promesse diventano lacrime, quando uno sguardo complice regala la forza per andare avanti. Amore, amicizia, patria, umanità, famiglia, sono i valori che s’incrociano in questo romanzo e lo rendono speciale.
Bravissima Bianca Ferrari a rendere i personaggi reali e le loro emozioni autentiche.
In questo romanzo c’è tutto: la paura del pericolo, la solidarietà verso i più sfortunati, il coraggio di rischiare la vita, la responsabilità di prendere una decisione, la speranza che l’amore salvi tutto. Questo libro mi ha travolto, portando le mie riflessioni a un livello personale, ha tirato fuori lacrime che avevo bloccato da tempo, e nelle ultime pagine mi sono ritrovata a piangere fino ai ringraziamenti dell’autrice, a quel punto ho pensato che finisce sempre così, con gli autori che dicono “grazie”, spesso però dimentichiamo quanto sia necessario dire grazie a loro.
Quindi grazie, Bianca.
Grazie per queste emozioni immense e per averci mostrato “quella stella che brilla più delle altre.”
Nessun commento:
Posta un commento