03 aprile 2020

LA LUCE CALDA DEL TRAMONTO - VANNA COSTANZO - INDEPENDENTLY PUBLISHED


Bentornati lettori, il libro che vi propongo oggi è La luce calda del tramonto, romanzo d’esordio di Vanna Costanzo, primo volume della Trilogia del Sogno Americano. 
Venite a conoscere la storia del capitano Peter e della ribelle Cindy.

IL ROMANZO


Titolo: La luce calda del tramonto
Autore/Autrice: Vanna Costanzo
Serie: Trilogia del sogno americano - vol.1
Finale: Cliffhanger
Editore:Independently Published
Data di uscita: 10 Novembre 2019
Genere:Romanzo storico/Romanzo di formazione
Pagine: 540
Formato: Carteceo (6x9) - Ebook
Prezzo cartaceo: 15,50€
Prezzo ebook: 3,99€
Copertina: Catnip Design - Be Sophisticated © | www.catnipdesign.it Elaborazione immagini © stock.adobe.comDISTRIBUZIONE: Amazon.com, Inc


“È in tempi difficili che si compiono le più grandi follie d’amore” 
 Pasadena, 1945. A un mese dalla fine della guerra in Europa, per Cindy giunge l’inizio delle vacanze estive dopo il diploma, l'occasione perfetta per dedicarsi al dolce far niente. Tuttavia il destino sembra intenzionato ad avere programmi diversi. Nel frattempo, molti soldati fanno ritorno negli Stati Uniti per ricongiungersi con i propri cari: tra di loro c’è anche il capitano Peter Jones. Quando in un placido pomeriggio d’estate l’uomo piomba in casa sua, la giovane avverte sin da subito un’insofferenza nei suoi confronti, dettata dal timore che questi possa portarle via l’adorata sorella Alexandra. Ma l'eroe che ha ammaliato tutta la famiglia Harris, è davvero quel che vuole far credere? E perché gli sguardi che le rivolge sono sempre così ambigui? Forse sarà proprio la scoperta dell’uomo oltre l’uniforme a far vacillare ogni pregiudizio di Cindy: quando dichiarerà guerra al capitano Jones, si ritroverà a fronteggiare una battaglia contro sensazioni sconosciute e mai provate, trascinata in un vortice di sentimenti proibiti e segreti inconfessabili. Primo volume di una trilogia di formazione ambientata nei decenni più controversi del XX Secolo, quelli che hanno segnato la storia americana e con essa quella del mondo intero. Tra cadute, rinascite, affetti e guerre, l’esistenza di persone come tante costrette a vivere e ad amare in tempi straordinari.

RECENSIONE

Cindy e Peter s’incontrano nell’estate del 1945 a Pasadena, California. 
Cindy, figlia diciassettenne del Generale Harris, ha appena preso il diploma e vive l’estate in modo spensierato, circondata dall'affetto della sua famiglia. È una ragazza ribelle, cavalca nei boschi il suo mustang Napoleon come un maschiaccio e non apprezza il corteggiamento dei coetanei. 
Suo padre stravede per lei e sua madre si dispera nel tentativo d’insegnarle le buone maniere. 
Odia le regole, dice quello che pensa e non teme giudizi. Ha un fratello e due sorelle più grandi, Mary che sembra odiarla e Alexandra, la più protettiva nei suoi confronti. 
Forse è ancora troppo giovane e immatura quando incontra il capitano Peter Jones, dieci anni più grande di lei. Peter comincia a frequentare Alexandra con il benestare della famiglia Harris e mantiene nei confronti di Cindy un atteggiamento distaccato, Cindy invece lo odia e non perde occasione per dimostrargli ostilità. 
Non era stata la bellezza a colpirmi, ma l’atteggiamento spudorato e sicuro di sé nel fronteggiare il mio sguardo senza cedere… Era proprio l’uomo che era stato addestrato a diventare: un fantoccio privo di emozioni.
Peter è un personaggio misterioso, ermetico, capace di confondere i sentimenti di Cindy. Ci sono troppi sguardi e attenzioni che lui le dedica e che lei non è in grado di comprendere. L’autrice ci regala alcuni colpi di scena che tengono con il fiato sospeso, incastrando bene le vicende personali della famiglia Harris con quelli bellici realmente accaduti durante la seconda guerra mondiale.  
Quando i rapporti tra Stati Uniti e Giappone si deteriorano del tutto, Peter si prepara per partecipare all’attacco su Hiroshima ma farà a Cindy una promessa che tenterà di mantenere a tutti i costi. 
L’uomo così spavaldo e sicuro, insegnerà a Cindy cosa vuol dire amare e avere fede.

Mi sono approcciata a questo libro con molta curiosità perché gli storici ambientati durante le guerre mondiali mi sono sempre piaciuti molto. Di questo primo volume reputo buona l’idea, i dialoghi e la descrizione di eventi e scene. Ci sono però degli elementi contrastanti nella caratterizzazione dei personaggi principali che non ho compreso bene. 
La storia è narrata da un unico punto di vista, quello di Cindy e questo non aiuta ad inquadrare bene il carattere e i pensieri di Peter che, fino alla fine, resta avvolto nel mistero. Non sappiamo molto di lui, non sappiamo ciò che fa e quello a cui pensa quando sparisce per settimane. L’autrice ci racconta qualcosa della sua vita solo nella seconda parte del libro... l’idea che mi sono fatta è che Peter nasconda un segreto che scopriremo nei libri successivi. 
Molto più chiaro, almeno nella prima parte del libro, il personaggio di Cindy, di cui l’autrice descrive in maniera profonda anche i momenti di confusione quando un altro uomo entra nella sua vita. Cindy è coerente fino ad un certo punto. Questo primo volume infatti è caratterizzato da un salto temporale di sei anni che rimescola le carte e, a mio avviso, confonde tutto. 
Non mi riferisco tanto ai singoli eventi creati e raccontati dall’autrice, quanto alla loro coerenza narrativa e al loro ordine all’interno della storia. Non posso entrare nei dettagli per non fare spoiler ma non sono riuscita a comprendere le azioni di Cindy nell’ultima parte del romanzo. 
Perché attende così tanto per chiedere dei chiarimenti a Peter su tutto quello che è successo? Come può fidarsi, ricominciare, darsi e progettare in quella situazione? Sembra quasi che Cindy abbia paura di conoscere le risposte a tutte le domande che ha in testa, ma da un personaggio così forte, anche se ha sofferto, mi aspettavo altro, ad esempio che affrontasse i suoi dubbi e le sue scelte in modo più consapevole, coerente e coraggioso.
Ho apprezzato molto lo stile di scrittura dell'autrice, il suo modo di raccontare i momenti di gioia e speranza ma anche quelli di solitudine, di sconforto e di dolore. Molto buono il lavoro di ricerca: tutto il romanzo è caratterizzato da particolari che rendono le scene molto realistiche e gli eventi storici realmente accaduti sono descritti in modo preciso. Consiglio questo libro a chi ama il genere storico e vuole conoscere il destino di un amore ostacolato dalla crudeltà della guerra.

Faccio però due precisazioni che reputo doverose per chi legge il nostro blog. 
Prima: la luce calda del tramonto, a mio parere, non ha niente a che vedere con la trilogia del Cavaliere d’Inverno, come suggerito in alcuni commenti letti in giro. Il mio non è un discorso specificatamente qualitativo ma è riferito proprio al tipo di storia raccontata. È diverso il pathos, il rischio, la devastazione della guerra e il ruolo della protagonista femminile. 
Cindy non soffre la fame, non perde la sua famiglia e se deve essere salvata, in alcuni momenti, è solo da se stessa. Su Peter non mi sbilancio perché, come ho già detto, la sua figura è rimasta un mistero. È un personaggio che ha del potenziale ma deve essere sviluppato bene ed è per conoscerlo meglio che leggerò sicuramente gli altri due volumi della trilogia. 
Quindi chi legge La luce calda del tramonto prendendo come riferimento il Cavaliere d’Inverno e sperando di ritrovarvi la stessa atmosfera, è fuori strada. Sono sicura che Vanna Costanzo non aveva interesse e intenzione di creare un libro simile ma devo fare questa precisazione perché anch’io, che adoro la trilogia di Paullina Simons, sono caduta in errore.
Seconda precisazione: il libro ha refusi ed errori che lo penalizzano.  Un lavoro di correzione e di editing più accurato avrebbe permesso di dare in mano ai lettori un piccolo gioiellino. 

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