Buongiorno Readers, oggi abbiamo il piacere di ospitare il Review party di "Colpevole di amnesia", l'ultima fatica letteraria dell'ormai noto Dottor Amnesia, Pierdante Piccioni e dell'amico, giornalista e scrittore, Pierangelo Sapegno, in uscita oggi in tutte le librerie e gli store online grazie a Mondadori.
IL ROMANZO
Titolo: Colpevele di amnesia
Autore/Autrice: Pierdante Piccioni e Pierangelo Sapegno
Editore: Mondadori
Data di uscita: 12 Maggio 2020
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 360
Prezzo cartaceo: 19,00€
Prezzo ebook: 9,99€
Editore: Mondadori
Data di uscita: 12 Maggio 2020
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 360
Prezzo cartaceo: 19,00€
Prezzo ebook: 9,99€
Cosa accade quando un uomo che ha perso la memoria deve difendersi da un'accusa che arriva dal passato, per un fatto che non è in grado di ricordare? Pierdante Piccioni è il dottor Amnesia, il primario di pronto soccorso che nel 2013, dopo un incidente d'auto e il coma, si è risvegliato con un buco nero di memoria che gli ha inghiottito dodici anni di vita, riportandolo al 2001. Ha lottato contro tutto e tutti, rifiutando il proprio destino, ed è tornato al suo posto: lo hanno chiamato in televisione, ha scritto due libri sulla sua incredibile storia, è diventato un caso nazionale. Ed è lui il protagonista della vicenda che in queste pagine prende la forma del giallo, in un gioco letterario in cui realtà e fantasia s'intrecciano fino a confondersi l'una nell'altra. Convocato come testimone per un'inchiesta su un duplice omicidio avvenuto nel pieno del suo vuoto di memoria, Piccioni scopre di essere in realtà il principale indagato: c'è un video che lo ritrae con le due vittime - una giovane dottoressa che aveva assunto come assistente e un fornitore di apparecchiature mediche con cui aveva trattato per una gara d'appalto - mentre litigano animatamente poco prima che i due scompaiano. Peccato che Pierdante non solo non ricorda di averli conosciuti, ma non è neppure in grado di ribattere alle accuse. Il suo diventa un incubo senza fine: per trovare le risposte che cerca deve affidarsi ai ricordi degli altri, che possono essere non solo confusi o parziali, ma anche molto interessati. E mentre la verità giudiziaria sembra prendere forma, il dottor Amnesia è chiamato a condurre la propria personale indagine, alla ricerca della persona che è stata e di cui non serba memoria. Troverà attorno a sé altri personaggi, pronti a dargli una mano o ad approfittarsi della situazione. Ognuno con un proprio archivio di memorie, ognuno chiamato a definire una piccola parte della verità. Perché in realtà è la memoria la protagonista principale di questa folle storia: la memoria del tempo, la memoria parziale e dolente del cuore, la memoria arida e cinica degli altri. E quel che resta del ricordo è la sola verità possibile.
RECENSIONE
Come vi sentireste se da un momento all'altro vi svegliaste in un lettto d'ospedale, circondato da persone che non riconoscete più, per poi scoprire che avete completamento dimenticato dodici anni della vostra vita?
È quello che è successo a Pierdante Piccioni, stimato primario del Pronto Soccorso di Lodi, docente universitario con cattedra all’Università degli Studi di Pavia, consulente del Ministero della Salute e membro del direttivo dell’Academy of Emergency Medicine and Care.
Tutto questo fin quando, il 31 Maggio del 2013, a causa di un incidente sulla tangenziale di Pavia, proprio mentre si reca a lavoro, entra in coma.
Alle 14,00, quello stesso pomeriggio, il Dottor Piccioni si risveglia dal coma ma gli ultimi dodici anni della sua vita sono spariti, inghiottiti da un grande buco nero; il suo ultimo ricordo è fermo al 25 Ottobre, data dell’ottavo compleanno di suo figlio Tommaso.
Una lesione alla corteccia cerebrale gli ha rubato dodici anni di ricordi, dodici anni di conquiste e soddisfazioni.
Ma Piccioni non si arrende, ricostruisce brandelli di vita grazie ai racconti della moglie e degli amici, torna a studiare e riconquista un posto da primario al Pronto Soccorso di Codogno, e adesso è in trincea nella lotta contro il coronavirus.
No, questa non è la trama del romanzo, anzi per essere più corretti lo è per metà ma è la vera storia del Dottor Amnesia, Pierdante Piccioni, a cui si è anche ispirato il medical drama “Doc – Nelle tue mani”, in onda dal 26 Marzo su Raiuno, che ha come protagonista Luca Argentero e dove Piccioni ha partecipato, prestando il volto ad un paziente nella seconda puntata.
La fiction purtroppo, si è interrotta all’ottavo episodio rispetto ai sedici previsti a causa della diffusione del Covid-19, che ne ha interrotto le riprese, ma fonti certe rivelano che la fiction riprenderà in autunno.
Se siete curiose però, e non potete attendere oltre per conoscere la storia del Dottor Piccioni vi consiglio di leggere “Meno dodici”, suo romanzo d’esordio scritto a quattro mani insieme all’amico e collega Pieragelo Sapegno, lo stesso con cui ha scritto “Pronto soccorso” e per finire “Colpevole di amnesia”.
In quest’ultimo romanzo gli autori affiancano al mero racconto della vita del Dottor Amnesia, della sua rinascita e della sua ritrovata empatia, l’elemento investigativo, insomma il giallo, mischiando sapientemente realtà e finzione.
Il protagonista è sempre lui, Pierdante Piccioni, che però oltre ad aver perso la memoria si ritrova immischiato, prima come testimone informato sui fatti e successivamente come principale indagato in un duplice omicidio… peccato che i fatti risalgano proprio agli anni che lui ha perduto.
In continua lotta con se stesso, e alla mercè dei ricordi degli altri, contrastanti tra loro e distanti dallo stimato dottore che gli hanno sempre dipinto, Piccioni proverà in tutti i modi a scovare la verità che si nasconde nella sua memoria, sorprendendo il lettore con l’arguzia dei suoi ragionamenti ma anche con le fragilità di un uomo incapace di accettare l’oblio.
Non gli mancavano solo quei dodici anni. Gli mancavano tutto quello che c’era dentro: le emozioni che lo avevano formato, i pianti e le lacrime, le gioie e i sorrisi e poi tutto il tempo che ci accompagna e che noi non riconosciamo, il tempo che si era perduto e che era fuggito via. Il tempo del silenzio e quello da sognare.
Il romanzo scorre lentamente, tra un indizio e l’altro, per prendere velocità e intraprendenza negli ultimi capitoli, le descrizioni sono dettagliate e degne di un navigato sceneggiatore mentre la prosa degli autori e piacevole e a tratti appassionante.
Interessanti e molto accurati sono i viaggi introspettivi del protagonista, che da voce alle sue insicurezze e alle sue paure con lunghi dialoghi interiori, devo dire però che il finale mi ha lasciata un po’ perplessa… c’è forse la possibilità di ritrovare il Dottor Amensia ancora alle prese con il suo lato investigativo? Beh a questo punto lo spero!
Bene, è tutto per il momento, io vi saluto e vi do appuntamento alla prossima recensione, intanto non dimenticate di passare a dare un’occhiata agli articoli delle colleghe che partecipano a questo Review party.
Nessun commento:
Posta un commento