Ben ritrovati amici lettori, oggi torniamo con un Blog Tour tutto italiano e dedicato all'esordio lettario di Valeria Usala, che con il suo romanzo "La rinnegata" edito da Garzanti, restituisce una storia di coraggio e rinuncia, amore e potere, rinascita e speranza.
IL ROMANZO
Titolo: La rinnegata
Autore/Autrice: Valeria USALA
Editore: Garzanti
Data di uscita: 26 Aprile 2021
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 208
Prezzo cartaceo: 16,00€
Prezzo ebook: 9,99€
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Senza un uomo accanto, una donna non è nulla. Teresa ha sempre sentito l’eco di questa frase, come il vento durante la tempesta, ma non ci ha mai creduto. Lei che è quiete e fuoco, rabbia e tenerezza, lotta contro il pregiudizio da quando è nata. Rimasta orfana, non ha avuto nessuno a proteggerla dalla propria intelligenza, oltre che dalla propria bellezza. Un intero paese la rinnega, impaurito di fronte alla sua indipendenza, alle sue parole e alle sue azioni. Perché in fondo sono solo queste a renderla diversa dalle altre donne. Neanche aver creato una famiglia con l’uomo che ama ha messo a tacere le malelingue e i pettegolezzi. Nessuno crede che la sua fortuna, derivante da un emporio e una taverna che ha costruito e gestisce con le sue forze, sia frutto di fatica e tenacia. Ma le voci sono sempre rimaste solo voci, anche quando a rispondere a tono è Maria, la bruja del villaggio, che vaga per le strade senza una meta precisa. Quando tutto cambia, Teresa deve difendere ciò che ha conquistato e dimostrare che può farcela da sola. Che non rinunciare a sé stessa significa essere libera. Vuole dare a quel vento, pieno di parole feroci, un afflato nuovo; ma il pregiudizio è forte e saldo, come una radice ancorata alla terra. Valeria Usala ha scelto di dare voce a una donna dimenticata, una donna che ha deciso di resistere contro tutto e tutti. Una giovane autrice rompe il silenzio che avvolge una storia che ha molto da raccontare. Una storia in cui la Sardegna è protagonista attraverso la sua natura, le sue leggende e le sue contraddizioni. Una storia di coraggio e rinuncia. Una storia di amore e potere. Una storia di rinascita e di speranza.
TERESA TRA VOCI E REALTà
Valeria Usala è nata vicino al mare e cresciuta in mezzo a un mare di storie.
Dopo una laurea in lingue e comunicazione, un diploma in storytelling e anni di lotte contro il tempo, ha imparato che dedicarne di più a cinema, cibo e cruciverba fa bene alla salute, oltre che alla scrittura.
Come avrete intuito dal titolo di questo mio articolo, ho scelto di parlarvi di Teresa, la protagonista di questo romanzo, anzi una delle protagoniste, perché a mio avviso Maria la bruja le fa concorrenza con una storia davvero affascinante, che avrete modo di scoprire giovedì sul blog di Esmeralda viaggi e libri.
Ma torniamo a noi; Valeria Usala comincia e termina il romanzo con parole questi poetiche, che esprimono attraverso parallelismi ciò che siamo, descrivendo l'animo umano, soprattutto quelo del popolo sardo.
Il prologo termina con una frase che mi sarebbe piaciuto riportare qui per voi, una frase pregna di significato, che mi ha subito colpito e intrigato, ma ahimè troppo rivelatrice.
Una frase straziante nella sua veridicità che da il senso dell'intero romanzo e che racconta di come la vita di Teresa e non solo, sia stata condizionata da pettegolezzi e dicerie che purtroppo non è difficile sentire nei piccoli paesi dell'entroterra.
Se pensate che sia tutto frutto dell'immaginazione dell'autrice vi sbagliate, La rinnegata infatti, come ci rivela la stessa Valeria Usala, si ispira a una vicenda familiare, di cui nessuno parla, ma che le donne, caparbie come solo loro sanno essere, hanno tramandato alle future generazioni sottovoce, utilizzando in qualche modo, il modus operandi di quelle stesse dicerie che tanto feriscono e di cui patiamo le conseguenze.
Teresa è una donna determinata, ostinata e indipendente, è una mamma e una moglie amorevole, che divide il suo tempo tra la cura della famiglia e il lavoro.
Gestisce infatti una taverna e un e pori, assorbendo a tutti gli effetti il ruolo di suo marito Bruno, impegnato a reperire i beni necessari per le loro attività tra fieri e mercati. Un lavoro che lo tiene spesso lo Tano da casa, a volte per intere settimane, e che mette Teresa nella difficile posizione in versa.
Teresa è infatti da sempre oggetto di indesiderate attenzione a Lolai, il paese della Sardegna in cui è nata e cresciuta; attenzioni opprimenti, frutto di malelingue e soprattutto di invidie.
Si perché Teresa è una donna con un passato controverso, eredità di scelte sbagliate dei genitori, che nonostante tutto cammina a testa alta, fregandosene del giudizio altrui e ignorando le regole, arcaiche e obsolete, che la vedono capace solo ed esclusivamente di occuparsi della casa e della famiglia.
Con gli uomini la battaglia era sempre stata esplicita: anche loro stavano seduti in cerchio e facevano commenti inappropriati, ma senza nascondersi. Il muro di cordiale falsità che le donne avevano eretto, al contrario, era una montagna decisamente più alta da scalare e una frustrazione impossibile da combattere.
È bella e benestante Teresa, ci sa fare con il commercio e non ha bisogno di aiuto, e questo ai paesani non piace, anzi non se ne capacitano, attribuendole colpe che non ha e condannandola senza giusta causa. Nessuno riesce a domarla, nessuno riesce ad imporle il proprio modo di ragionare, lei tira dritto per la sua via; un affronto per i cittadini di Lolai, che pagherà purtroppo molto caramente.
Questa è Teresa, questa è l'essenza delle donne di una volta, dalla tempra e dalla scorza dura, fragili dentro e forti fuori, coraggiose, impavide, questa storia è dedicata a loro, per ringraziarle e dar loro la dignità che meritano!
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