Buon pomeriggio Readers, è tornata in libreria Sara Rattaro e noi ovviamente eravamo lì, pronti al varco, per poter ancora una volta emozionarci con il suo "Una felicità semplice" edito sempre da Sperling & Kupfer.
IL ROMANZO
Titolo: Una felicità semplice
Autore/Autrice: Sara Rattaro
Editore: Sperling & Kupfer
Data di uscita: 20 A prile 2021
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 243
Prezzo cartaceo: 16,90€
Prezzo ebook: 9,99€
Link di acquisto: Amazon
Un giorno come tanti, Cristina entra in un negozio sotto casa per fare la spesa. Un saluto veloce all'ingresso, i gesti automatici di sempre, qualche pensiero per la testa. Poi, all'improvviso, un uomo la afferra alle spalle e le punta qualcosa alla schiena. E così quella commissione insignificante diventa un momento cruciale, uno spartiacque tra un prima e un dopo, o addirittura tra la vita e la morte.
Proprio in quell'attimo, ostaggio di una rapina, Cristina percepisce l'essenza di tutto, come se le si squarciasse un velo davanti agli occhi. E si vede per quella che è davvero: una madre che non ha ancora sanato la frattura profonda che la divide da sua figlia, e una figlia che non sa comprendere il desiderio di sua madre di rifarsi una vita; una vedova chiusa in un dolore indicibile, e una donna che crede di avere già amato abbastanza - forse, di non avere nemmeno più diritto alla felicità.
È un istante sospeso, tra mille variabili e mille possibilità: una fatale follia o un soccorso insperato; un futuro da cancellare o un nuovo inizio per rinascere. È l'incipit geniale di un romanzo che sa sorprenderci e metterci in discussione a ogni pagina. Perché tutti noi, come Cristina, siamo sospesi tra occasioni che non sappiamo cogliere e scorci di felicità che ci fanno paura, tra mani che la vita ci tende e assi nella manica che potrebbero regalarci la mossa vincente. Il destino potrà confonderci con i suoi percorsi imprevedibili, ma a salvarci sarà solo il nostro coraggio: quello di inseguire i nostri sogni o di concederci l'occasione di amare di nuovo.
RECENSIONE
Sara Rattaro è nata a Genova. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, è autrice di romanzi accolti con grande successo da librai, lettori e critica: Sulla sedia sbagliata, Un uso qualunque di te, Non volare via (Premio Città di Rieti 2014), Niente è come te (Premio Bancarella 2015), Splendi più che puoi (Premio Rapallo Carige 2016), L’amore addosso (Premio Letteraria 2018), Uomini che restano (Premio Cimitile 2018), Andiamo a vedere il giorno, La giusta distanza. È stata testimonial del progetto Q.I. Quoziente di Ispirazione – promosso da Audi in occasione di BookCity 2020 per celebrare la creatività femminile – firmando due racconti che compongono l’omonima raccolta. Docente di Scrittura creativa presso l’Università degli studi di Genova, dirige la collana di narrativa italiana di Morellini Editore e la scuola di scrittura «La fabbrica delle storie» ed è anche autrice di romanzi per ragazzi, editi da Mondadori.
La storia di Cristina non comincia in quel negozio ma tanti anni prima, quel giorno invece per lei, ha rappresentato una rinascita, quell'epifamia che ti fa dire ci sono, posso farcela, la vita mi ha schiaffeggiato più di una volta ma io sono ancora qui, forte, solida e con un sacco d'amore da donare.
[...] la vita mi ha dimostrato ancora una volta tutta la sua tenacia, come una piantina che si fa strada crepando il cemento, e ho capito che se quell’uomo mi avesse colpita avrebbe, in realtà, lasciato a terra una madre che non aveva ancora portato a termine il suo compito e una donna che credeva di aver già amato abbastanza.
Ed è da quel momento che Cristina riscopre la magia della vita e dell'amore, riscopre la bellezza delle cose semplici, dei piccoli gesti.
Un croissant caldo al mattino, una cena atipica e particolare, un film al cinema, un sorriso disinteressato, tutte cose che Cristina aveva accantonato dopo aver perso Andrea, l'amore della sua vita, e dopo aver visto dissolversi inesorabilmente l'affetto di Sofia, sua figlia.
Fino a quel fatidico momento, dentro a quel negozio, Cristina non viveva, sopravviveva, arrancava, convinta di aver già avuto tutto dalla vita, di aver conosciuto la felicità e di non meritarne altra... e invece, a volte, la vita ti sorprende perché l'amore di qualunque forma esso sia, fa giri immensi e poi ritorna, in un modo o nell'altro!
«Non vi basterà una vita per capire l’amore. Non importerà il numero delle volte che ne parlerete o che ne sentirete parlare. Non avranno peso le volte in cui vi verrà promesso o assicurato. Non riguarderà un calcolo o il tempo che avrete speso per poterlo capire, concretizzare, spiegare. L’amore sarà l’unica cosa che non dovrete conquistare mai, perché, che qualcuno vi ami e lo faccia per quello che siete, per voi sarà sempre un mistero anche quando sarete certi di non esservelo meritato.»
Come vi ho già detto, la storia di Cristina comincia molti anni prima rispetto all'evento raccontato nella sinossi, ma io ho scelto di non parlarvene.
Desidero che voi intraprendiate questo viaggio insieme a Cristina, che passo dopo passo, durante tutto il romanzo vi svelerà la sua anima esponendo le sue cicatrici.
Sara Rattaro ha la straordinaria capacità di far entrare il lettore all'interno dei suoi romanzi con una semplicità tale da rendere i suoi personaggi familiari e speciali. Cristina è stata per me madre, sorella, amica, a volte mi sono ritrovata a vestire i suoi panni, a volte l'ho compresa, l'ho consigliata, ma per tutto il romanzo, più di qualsiasi altra cosa, l'ho ammirata.
Ho ammirato il suo coraggio, la sua forza d'animo, il suo modo di soffrire silenziosamente per non pesare ulteriormente su i suoi affetti, ed ho sperato, con e per lei, in un lieto fine che rimarginasse in parte le sue ferite.
In "Una felicità semplice" l'autrice affronta il tema della malattia, non una qualsiasi ma la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), malattia neurodegenerativa progressiva che conduce alla paralisi dei muscoli volontari fino a coinvolgere anche quelli respiratori, e accenna alla spinosa questione dell'eutanasia ricordando Piergiorgio Welby, che in Italia per anni si è battuto per il riconoscimento legale del diritto al rifiuto dell'accanimento terapeutico e per il diritto all'eutanasia.
Tutto questo dovrebbe darvi la cifra di quanto importante sia leggere questo romanzo e del forte impatto emotivo che vi troverete ad affrontare, ma vi assicuro, che come per tutti i romanzi di Sara Rattaro, ne vale ampiamente la pena!
La Rattaro mi emoziona sempre
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