Buongiorno Readers, oggi partecipiamo al Review Party di "Storie della mia città" di Sarah Ladipo Manyika, uscito ieri per Frassinelli.
Un romanzo gradevole, piacevole e intelligente della nuova letteratura afroamericana!
IL ROMANZO
Titolo: Storie della mia città
Autore/Autrice: Sarah Ladipo Manyika
Editore: Frassinelli
Data di uscita: 19 Maggio 2020
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 176
Prezzo cartaceo: 17,50€
Prezzo ebook: 9,99€
È una bella mattina di sole, quando Morayo si alza e inizia la giornata affacciandosi alla finestra della sua casa di San Francisco che abbraccia tutta la baia. Che vista: l'azzurro intenso di mare e cielo le provoca brividi di gioia, e le fa quasi passare la nostalgia di Lagos, troppo caotica e degradata, anche se è quella la sua patria. La casa di San Francisco le piace proprio, tanto solida che ha resistito al terremoto del 1906, come ama ricordare la padrona di casa, e ben piantata in un quartiere colorato che a Morayo ricorda i paesi dove ha vissuto con l'ex marito ambasciatore. C'è il postino cinese, sempre gentile con i suoi inchini, il fioraio palestinese diffidente che però le regala spesso un fiore, la senzatetto punk dal look esuberante e Antonio, il poeta che risveglia i suoi desideri. Morayo passeggia, quella mattina, avvolta in un abito africano dai colori vivaci, felice della sua indipendenza di donna âgée dalla vita ricca, di ricordi ed esperienze, di amicizie e passioni. Passeggia e nota la sua Porsche parcheggiata un po' così, ma in fondo che importa. Passeggia e scivola, senza rendersene conto. Un piccolo incidente che rimette in discussione la sua autonomia. Eppure, senza paura, quella rete di amicizie coltivate con intelligente empatia l'accoglierà di nuovo. Morayo Da Silva è una donna fantastica: brillante, vivace, capace di sfidare le convenzioni di età, genere e razza, anche a costo di essere fastidiosa, capisce il mondo e per questo lo colora. Un romanzo della nuova letteratura afroamericana.
RECENSIONE
Sarah Ladipo Manyika è nigeriana di nascita ha vissuto in Kenya, Francia e Inghilterra.
Si è laureata a Berkeley e attualmente insegna letteratura all'Università di San Francisco, dove vive.
Ha pubblicato saggi e romanzi ed è una delle otto donne cui il Washington Post ha chiesto un ricordo di Toni Morrison - fra le altre Michele Obama. Già pubblicato in Nigeria, Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Germania, Olanda e Spagna, Storie della mia città è stato finalista al Goldsmiths Prize e al California Book Awards.
Come l'autrice, anche la protagonista del suo libro, Morayo Da Silva, è un insegnante universitaria ma ahimè ormai in pensione.
Alla veneranda età di settantacinque anni Morayo però è una donna ancora attiva, piena di passioni e sogni, è una donna brillante, vivace ed eccentrica, nel corpo e nell'anima, basti pensare agli abiti colorati e sfavillanti che indossa, abiti che le ricordano la sua terra, di cui sente molta nostalgia.
Vive a San Francisco, in un quartiere colorato e in una casa che adora, circondata dai suoi amati libri e dagli amici di sempre.
C'è il postino cinese, il fioraio palestinese, la senzatetto punk e c'è Sunshine, che la ama e la rispetta come fosse sua madre, e poi ci sono i ricordi.
Ricorda tutto Morayo, dagli amori tormentati, come quello di Ceasar, il marito bugiardo e traditore, agli amori clandestini, come quello con Antonio, all'amore per la sua famiglia, le sue tradizioni e la sua terra d'infanzia, un luogo di tranquillità e serenità ormai martoriato dai conflitti tra la comunità cristiana e quella islamica.
È una donna piena di progetti, con un sogno nel cassetto e un amore smisurato per la vita, su cui sfreccia a bordo della sua Ranuncolo, la sua adorata Porche; ama la sua indipendenza, le sua solitudine fatta di letture improbabili e lunghe passeggiate.
Un piccolo incidente che però mette in discussione la sua vita e soprattutto la sua autonomia.
Considerata la nuova voce della letteratura afroamericana e una delle eredi di Toni Morrison, Sarah Ladipo Manyika dipinge con leggerezza e una prosa aggraziata, una storia vivace, vibrante, emozionante, fatta di incontri di culture diverse e di esperienze costruttive.
Un affresco di una San Francisco inedita, variopinta, in cui convivono mondi variegati in cui tutti possono rispecchiarsi, e al cui centro sta la forza, l'eleganza e la straodionardia vitalità di una donna che sa risorgere dalle sue ceneri viaggiando sulle ali della fantasia e dei suoi sogni.
Si è laureata a Berkeley e attualmente insegna letteratura all'Università di San Francisco, dove vive.
Ha pubblicato saggi e romanzi ed è una delle otto donne cui il Washington Post ha chiesto un ricordo di Toni Morrison - fra le altre Michele Obama. Già pubblicato in Nigeria, Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Germania, Olanda e Spagna, Storie della mia città è stato finalista al Goldsmiths Prize e al California Book Awards.
Come l'autrice, anche la protagonista del suo libro, Morayo Da Silva, è un insegnante universitaria ma ahimè ormai in pensione.
Alla veneranda età di settantacinque anni Morayo però è una donna ancora attiva, piena di passioni e sogni, è una donna brillante, vivace ed eccentrica, nel corpo e nell'anima, basti pensare agli abiti colorati e sfavillanti che indossa, abiti che le ricordano la sua terra, di cui sente molta nostalgia.
Vive a San Francisco, in un quartiere colorato e in una casa che adora, circondata dai suoi amati libri e dagli amici di sempre.
C'è il postino cinese, il fioraio palestinese, la senzatetto punk e c'è Sunshine, che la ama e la rispetta come fosse sua madre, e poi ci sono i ricordi.
Ricorda tutto Morayo, dagli amori tormentati, come quello di Ceasar, il marito bugiardo e traditore, agli amori clandestini, come quello con Antonio, all'amore per la sua famiglia, le sue tradizioni e la sua terra d'infanzia, un luogo di tranquillità e serenità ormai martoriato dai conflitti tra la comunità cristiana e quella islamica.
È una donna piena di progetti, con un sogno nel cassetto e un amore smisurato per la vita, su cui sfreccia a bordo della sua Ranuncolo, la sua adorata Porche; ama la sua indipendenza, le sua solitudine fatta di letture improbabili e lunghe passeggiate.
Quanto spesso mi sono sentita sola, anche con qualcuno. Più sola, a volte, di quando sto da sola.Morayo è in tutto e per tutto un anticonformista, tant'è che sta fantasticando su dove realizzare un tatuaggio per celebrare la sua nuova età, quando scivola e si rompe un'anca.
Un piccolo incidente che però mette in discussione la sua vita e soprattutto la sua autonomia.
So che sono fortunata, lo so, ma non mi piace essere così fragile e sentirsi furori controllo.È questo il problema per Morayo, rinunciare in parte alla sua libertà, ma dovrà imparare a chiedere aiuto e ad affidarsi alla nuova rete di amicizie creatasi all'interno del centro di riabilitazione, dove troverà degli straordinari alleati in Reggie, Bella e Pearl.
Considerata la nuova voce della letteratura afroamericana e una delle eredi di Toni Morrison, Sarah Ladipo Manyika dipinge con leggerezza e una prosa aggraziata, una storia vivace, vibrante, emozionante, fatta di incontri di culture diverse e di esperienze costruttive.
Un affresco di una San Francisco inedita, variopinta, in cui convivono mondi variegati in cui tutti possono rispecchiarsi, e al cui centro sta la forza, l'eleganza e la straodionardia vitalità di una donna che sa risorgere dalle sue ceneri viaggiando sulle ali della fantasia e dei suoi sogni.
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