04 giugno 2020

IO SONO ZELDA - ANDREW DAVID MACDONALD - SPERLING & KUPFER


Buongiorno Readers, è uscito ieri grazie alla Sperling & Kupfer, il romanzo d'esordio di Andrew David McDonald, "Io sono Zelda - E questa è la mia leggenda".
Uno dei romanzi più richiesti e contesi della fiera del libro di Francoforte, che in America ha ricevuto ottime recensioni e critiche per il suo taglio originale e tenero allo stesso tempo... Vi ho incuriosito?

IL ROMANZO


Titolo: Io sono Zelda
Autore/Autrice: Andrew David McDonald
Editore: Mondadori
Data di uscita: 03 Giugno 2020
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine:  368
Prezzo cartaceo: 17,90€
Prezzo ebook: 9,99€
Link di acquisto: Amazon


«Non serve essere perfetti per diventare eroi.» Per Zelda MacLeish «il mondo è un posto dove le cose che contano di più sono il coraggio e far parte di una tribù, in cui siamo tutti vichinghi che remano insieme al ritmo dello stesso tamburo». Zelda adora i vichinghi: ne conosce a memoria tradizioni e miti, ne ammira il coraggio e la possibilità che offrivano a tutti di diventare eroi di una leggenda. Anche alle donne (le valchirie erano più forti di tutti). Anche alle persone quasi invisibili come lei. Zelda è invisibile perché è diversa, che, come è solita spiegare, «è un modo più carino per dire ritardata». È nata con un disturbo cognitivo per il quale gli altri non la ritengono in grado di decidere per se stessa, anche se ormai ha ventun anni e ha le idee molto chiare sulla vita, che organizza rigorosamente in liste da seguire. A prendersi cura di lei è Gert: il suo fratello, il suo guerriero, l'unica famiglia che le resti. Gert è bravissimo a sopravvivere alle battaglie della vita, ma anche a mettersi nei guai. Così, quando Zelda scopre che il fratello ha trovato un metodo discutibile e pericoloso per guadagnare i soldi necessari a mantenere entrambi, decide di prendere in mano la situazione. Ben presto, si ritroverà alle prese con una sfida che metterà a dura prova il suo coraggio vichingo e si scoprirà disposta a tutto pur di scrivere da sola la sua leggenda. Anche ad andare contro le regole, se si tratta di salvare la sua tribù. "Io sono Zelda" è il primo romanzo di Andrew MacDonald.

RECENSIONE

Andrew David McDonald aveva da molto tempo in testa il personaggio di Zelda; questa giovane ragazza compariva già anni fa in un suo racconto, ma come personaggio secondario.
Zelda però è un tipetto difficile da dimenticare ed per questo che intorno a lei McDonald ha costruito un intero romanzo.
Il suo personaggio, ispirato dalla figura di sua madre, affetta da una forma di disabilità intellettiva debilitante, nasconde appunto, una sorta di ricostruzione intima e familiare della sua esperienza personale.
A Zelda l'autore, ha voluto donare una voce potente, distintiva e stimolante, rendendola protagonista di una storia pregna di significati importanti e sicuramente costruttivi.
È un romanzo youngadult ma è sicuramente anche un romanzo di formazione, che aiuta, con estrema dolcezza, a calarsi nei panni di una ragazza in difficoltà, che vive di liste e regole, e che proietta le proprie ossessioni e fantasie su chi le gravità intorno; ma soprattutto nei panni di chi quella situazione la subisce, chi inerme di fronte alle disgrazie della vita, cerca di diventare un porto sicuro e un saldo punto di riferimento, amando e proteggendo quello che a loro occhi è solo un essere indifeso.
Zelda però non è solo questo, è una giovane ragazza di ventuno anni capace, determinata, curiosa, che si pone degli obiettivi, che sa di essere diversa, sa di apparire diversa ma se ne frega e tira dritta per la sua strada.
La sua è una malattia particolare, è affetta dalla Sindrome alcolica fetale, una delle più gravi patologie indotte dal consumo di alcol durante la gravidanza, che gli ha causato un grave ritardo cognitivo.
«La mia mamma era alcolizzata», ho detto. «Quand’ero nella sua pancia beveva ed è per questo che sono diventata non normale. Un sacco di gente dice che sono ritardata, ma non è una cosa bella da dire.»
Una malattia che non le impedisce però di mostrarsi coraggiosa e intraprendente, e di voler essere a tutti i costi d'aiuto per la sua unica famiglia, Gert, suo fratello, il vichingo, il suo eroe, il suo umano gargantuesco!
Non ho volutamente parlato della trama, e ponendo il focus sul personaggio principale ho voluto farvi capire il senso di questo straordinario romanzo. 
Il punto focale è infatti Zelda in quanto persona; il suo animo, la sua voglia di rendersi indipendente, autonoma, la sua voglia di vivere una vita normale e di scoprire tutto ciò che ai "diversi" viene precluso. 
La scoperta del sesso, la ricerca di un'occupazione, il sottolineare l'importanza dell'unità familiare, di qualunque genere essa sia, sono solo alcuni dei temi affrontati dall'autore, proprio per far comprendere al lettore che l'essere diverso non è per forza sinonimo di incapacità, per cercare di eliminare qualsiasi forma di pregiudizio. 
Sulla prosa dell'autore ho veramente poco da dire, una sola parola, impressionante. 
Impressionante leggere un uomo che scrive in prima persona di una donna, per di più con un ritardo cognitivo, in maniera così disinvolta e aggraziata, calandosi perfettamente nella parte. Prova sicuramente superata con il massimo dei voti! 
McDonald in un'intervista a proposito della sua Zelda dice: "la patologia è uno degli aspetti della sua esistenza, non la caratteristica che la definisce", ed io non avrei trovato parole per dirlo! 
Quello che rende una persona grande e leggendaria sono i gesti e le azioni.

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