07 luglio 2020

DIMMI L'AMORE CHE COS'È - CECILE BERTOD - LEONE EDITORE


Bentornati Readers, è uscito il 2 Luglio, grazie alla Leone Editore, il nuovissimo romanzo di Cecile Bertod "Dimmi l'amore che cos'è". 
Lo abbiamo aspettato, lo abbiamo bramato, lo abbiamo divorato, ed oggi finalmente è arrivato il momento di scoprire se ci è piaciuto... Mmm, ma che domande?? Ovvio che si!!! 

IL ROMANZO


Titolo: Dimmi l'amore che cos'è
Autore/Autrice: Cecile Bertod
Collana: Satura
Editore: Leone Editore
Data di uscita: 02 Luglio 2020
Genere: Narrativa/Chick lit
Pagine:  466
Prezzo cartaceo: 10,90€
Prezzo ebook: 4,99€
Link di acquisto: Amazon


Mable Hope è a un passo dall'esaurimento nervoso: nota più per le sue apparizioni sui calendari universitari che per i suoi successi lavorativi, è alle prese con gli appuntamenti al buio organizzati da suo padre e con gli esami di fine anno. In più, c’è l’assegnazione del Premio Michael Moore di cui occuparsi. Un fondo destinato alla ricerca che verrà affidato alla facoltà che presenterà il progetto più interessante. Lei però se ne era completamente dimenticata e non ha neanche uno straccio di relazione da consegnare alla commissione. Così, per non rischiare di perdere la cattedra, prende dal cestino dei rifiuti un mucchio di vecchie lettere mai aperte e le porta in direzione, fingendo che siano sue. Si accorge troppo tardi, però, di aver proposto all’università di finanziare un’assurda ricerca sull’amore. È già convinta che la cacceranno, quando scopre che invece è proprio lei ad aver ricevuto i fondi della Michael Moore, battendo il responsabile del dipartimento di Fisica, l’insopportabile professor Gardner, che quell'anno era sicuro di vincere con la sua teoria sulle stringhe. Ora, Mable ha tre milioni di dollari per scoprire che cos’è l’amore, ma non ha la più pallida idea di come fare. Be’, da dove iniziare? Le serve qualcuno da far innamorare.


RECENSIONE

Marble Hope, ebraica, 29 anni da circa due anni e sei mesi, ricercatrice e Responsabile del Dipartimento di Antropologia del Bit (Boston Institute of Technology), una vita rilassata, e un'enorme allergia alle relazioni stabili... Solo qualche irrilevante appuntamento al buio, tutti organizzati da Abraham Hope, quel brav'uomo di suo padre che non vede l'ora di vedere la figlia sistemata e maritata, ovviamente con un ebreo, e con chi altri sennò? 
Ma lei niente... testarda com'è preferisce stare accanto al suo fidanzato immaginario! 
Sono allergica alle relazioni. Chiari sintomi di intolleranza. Prima parte l'ansia, poi mi si blocca il respiro. Ultimo stadio morte. E francamente preferirei evitarla.
Ritardataria cronica, eccentrica, intelligente, spesso sbadata e con uno spiccato senso dell'umorismo, Marble ha un unico problema, riconfermare la sua posizione all'interno del Bit e trovare uno straccio di relazione da consegnare alla commissione per l'assegnazione del Premio Michael Moore, un prestigioso fondo destinato alla ricerca. 
Premio che inaspettatamente vince, presentando, ehmm per sbaglio, un trattato sull'amore, una sorta di ricerca sul perché l'essere umano si innamora. 
Ed è qui che sorge un altro problema.... Un bel pezzo di problema! 

Stephen Gardnernella sua vita esiste solo ed esclusivamente il lavoro, Responsabile del Dipartimento di Fisica al Bit, è un uomo asociale, altamente competitivo, super mega intelligente, praticamente il guru della fisica e dell'intero istituto.
Devono averlo assemblato in un laboratorio segreto della NASA. L'idea di partenza non era affatto male. Prendi il cervello di Einstein, lo trapianti nel corpo di un tenebroso trentenne dallo sguardo magnetico ottieni un brillante scienziato, con quel pizzico di romance che tiene sveglio il pubblico durante le conferenze sui raggi gamma. Poi non lo so cos'è andato storto.
Odioso, arrogante, serio (anche troppo), incredibilmente affascinante per un uomo con il suo cervello, Stephen è il candidato più quotato alla vincita della borsa di studio... Ma qualcosa va storto, e quel qualcosa è Marble Hope!

Riuscite ad immaginare una conversazione tra questi due esseri?
Ohhh... fatelo, anzi no, non immaginate ma leggete il romanzo, perché questi due tipetti saranno costretti a lavorare in coppia, e beh ne vedrete delle belle.
Scintille a gogò e una forte chimica che chissà, magari porterà loro a scoprire la formula dell'amore o forse solo a una bella e lunga vacanza in una clinica psichiatrica, perché che rimanga tra noi... Ma con questi due c'è davvero da uscire pazzi.
Per scoprirlo non vi resta che leggerlo, d'altronde come resistere al genio della nostra Cecile? Giammai! Sarebbe da pazzi.
Come sempre la Bertod ci regala momenti di puro divertimento, i suoi personaggi, soprattutto quelli femminili, sono ormai un must della letteratura italiana moderna, semplicemente strepitose, complicate, stravaganti, in poche parole da amare.
I dialoghi, arguti e altamente ironici, fanno sempre girare la testa, ovviamente in senso positivo, e sono ormai il suo marchio di fabbrica, quel quid che la contraddistingue da tutte le autrici italiane, rendendo la sua scrittura unica e riconoscibile.
Insomma che io ami Cecile alla follia è ormai risaputo, credo di averlo detto in tutte le salse, ma ogni volta, la bravura di questa straordinaria autrice ha la capacità di sorprendermi e spiazzarmi, regalandomi sempre, e sottolineo sempre, momenti di svago e spensieratezza, che in un modo o nell'altro riescono a tirar su le giornate più cupe.
Sono triste e mi frullano per la mente pensieri nostalgici? Leggo Cecile.
Ho voglia di ridere? Leggo Cecile.
Mi viene a far visita il temutissimo blocco del lettore? Leggo Cecile.
Cecile Bertod e le sue storie sono la cura di ogni mio malumore o malessere e l'antidoto allo stress quotidiano, un concentrato di talento, gentilezza e simpatia a cui è impossibile resistere.
Se fosse solo chimica, l'amore si potrebbe mettere in bottiglia, usare solo quando serve, sospendere se necessario provarlo solo per chi non può farci soffrire. Ma l'amore non è così, non si può controllare. 

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