21 ottobre 2020

L'ABISSO - GIULIANO COLANTONIO - LEONE EDITORE



Bentornati amici lettori, oggi vi parlo del romanzo d'esordio, in casa Leone Editore, di Giuliano Colantonio, "L'abisso", uscito lo scorso 10 Settembre. 
Preparatevi ad un lungo viaggio nella mente umana! 

IL ROMANZO


Titolo: L'abisso
Autore/Autrice: Guliano Colantonio
Collana: Sàtura
Editore: Leone Editore
Data di uscita: 10 Settembre 2020
Genere: Thriller
Pagine: 144
Prezzo cartaceo: 11,90€
Prezzo ebook: -
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Guido è un ragazzo con una vita apparentemente normale, lavora in un negozio di elettronica e convive con la fidanzata, Marta, in un piccolo appartamento. Nessuno, però, conosce il suo segreto: soffre di allucinazioni. Per molto tempo, Guido è riuscito a tenere a bada i suoi fantasmi, nascondendo la schizofrenia anche alla compagna. La malattia, tuttavia, decide di manifestarsi prepotentemente a seguito di una lite con la ragazza e, in un raptus, la uccide, o almeno crede di averlo fatto. La figura della giovane continuerà a perseguitarlo e Guido, tormentato da questa e altre figure inquietanti, dovrà navigare in questo mare tempestoso per capire se ha davvero commesso l’omicidio e cosa fare: seguirla negli inferi, o voltarle le spalle e fuggire?

RECENSIONE


Giuliano Colantonio è nato a Lanciano il 16 Luglio 1988. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Teramo, nel 2017 si è abilitato alla professione di avvocato.
Superata la fase degli studi, si avvicina alla scrittura, alla poesia e alla narrativa. 
L'abisso è il suo esordio per Leone Editore.




È bastato un attimo per stravolgere la vita di Guido, un attimo per tornare in quel mondo buio e oscuro che ha sempre temuto, un attimo che ha buttato via tutti gli sforzi, la fatica e l'incrollabile voglia di vivere una vita normale, semplice, con accanto la donna che ha sempre amato.
Un attimo per perdere per sempre tutto quello che ha costruito, per perdere Marta, nel modo più terribile possibile. 

Un litigio, un errore commesso, e l'ombra di un incubo che si ripropone agli occhi di Guido, che da anni tiene nascosta la sua schizofrenia... E tutto crolla, tutto finisce giù, in quell'abisso da cui Guido è sempre scappato. 
La malattia che fino a quel momento era riuscito a tenere a bada si ripresenta nel momento meno opportuno e in un raptus di follia, un momento di confusione mentale, compie un gestio estremo, uccidendo Marta.
Da quell'istante l'ombra della fidanzata lo perseguita, mettendolo costantemente di fronte ai suoi errori, ricordandogli un gesto che lui stesso non è sicuro di aver commesso, che lo tormenta e lo annienta.
«Non è reale.» 
«Hai paura di me?» 
Guido non rispose.
«Si. Lo vedo, hai paura di me. Ma non dovresti averne.» 
«Non ho paura di te, anzi. Darei la mia vita perché tu fossi realmente qui, ma tu non sei lei.» 
«È la mia vita che hai dato, la mia quella che hai preso.» 
«Non ne sono sicuro. Non posso esserne sicuro. Chi me lo dice che tutto quello che è successo è stato reale? Chi me lo dice che non è stato tutto un sogno, un incubo?» 
La vita di Guido sembra regredire, e quel balbettio, che aveva contraddistinto la sua infanzia torna, sempre più presente, sempre più marcato, a ricordargli chi è stato, e chi sarà, le lunghe sedute con lo pschiatria, la morte dei genitori e l'allontanamento da quella famiglia che lo aveva preso con se, finchè la dura realtà non aveva colpito anche loro.

Giuliano Colantonio descrive con estrema freddezza e dovizia di particolari la tragica vita di chi convive con la schizofrenia, una malattia brutale, che sottrae serenità e libertà a chi ne è affetto. 
Poche pagine, ben utilizzate per rappresentare l'abisso in cui sprofonda il malato e le complicazioni che ne conseguono, ma non solo, perchè oltre ad analizzare l'individuo, Colantonio ci parla anche di chi gli sta intorno, di chi cerca di proteggerlo e di chi in qualche modo rimane inerte, in silenzio, per non turbare ulteriormente la fragile psiche di chi ne è colpito.
Un viaggio emozionale, che riesce a far calare il lettore nelle vesti dello schizofrenico, nei suoi dubbi, nelle sue paure e nel terrore di chi sa di poter commettere atti involontari ma irreparabili.
Che cosa è reale e cosa non lo è? Quale delle due è vita e qual è immaginazione? È possibile che io viva in questo mondo e che quello che veda sia il vero. I miei occhi hanno due punti di vista, due supoerfici diverse, ma quale delle due è quella giusta e quale quella sbagliata? O sono solo fumo grigio e nulla più? È possibile che il sogno sia la realtà?
Una voce nuova, fresca e pulita quella dell'autore, capace di trasformare un atto brutale in un interessante caso di studio, per chi come me è affascinato dalla pschiche e dalle sue turbe.
Una lettura particolare, che più che thriller definirei di formazione, per la straordinaria capacità di descrizione dei sintomi e della genesi della malattia, sicuramente dovuti ad un accurato studio dell'argomento.
Accompagnato da una cover perfetta e rappresentativa, L'abisso è un romanzo che consiglio vivamente a tutti, perchè in maniera semplice ma allo stesso tempo diretta, riesce a far riflettere, e a far in qualche modo comprendere quanto importante sia l'ampatia verso questi soggetti, che non vanno mai abbandonati, ma aiutati!

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