08 gennaio 2021

IL MORMORIO DEL PIAVE - IRENE MILANI - IO ME LO LEGGO EDITORE


Bentornati lettori, oggi vi parliamo del libro “Il Mormorio del Piave”, di Irene Milani, edito Io me lo leggo. Venite a leggere cosa ne pensiamo.

IL ROMANZO


Titolo:
 Il mormorio del Piave

Autore/Autrice: Irene Milani
Editore: Io me lo leggo
Data di uscita: 14 Settembre 2020
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 103
Prezzo cartaceo: 9,00€
Prezzo ebook: 0,99€
Link di acquisto: Amazon

Aldo e Agnese, due giovani vissuti al tempo della grande guerra. Ad accomunarli Palazzo Durini, Milano, che lui frequenta perché amico del nipote della prestigiosa famiglia; lei perché da sempre al servizio come cameriera. Un amore, il loro, che la società di allora non è pronta ad accettare.Attraverso la loro voce il lettore ripercorre gli anni che vanno dal 1913, quando il conflitto non è ancora immaginabile, alla battaglia di Vittorio Veneto. Una narrazione che alterna il punto di vista privilegiato di lui a quello di lei, che incarna la voce della gente comune.

RECENSIONE

Mi sono approcciata alla lettura di questo romanzo con il solito entusiasmo riservato ai libri di genere storico. Purtroppo però il mio interesse è calato durante la lettura e questo mi dispiace particolarmente. I motivi sono diversi e in questa recensione cercherò di spiegarli in modo chiaro e soprattutto con il rispetto che porto sempre al lavoro svolto da tutti i professionisti. 
Il libro contiene vari errori, grammaticali e di punteggiatura, dovuti probabilmente anche alla disattenzione: in alcuni frasi cambia addirittura il nome della protagonista femminile, non più Adele ma Agnese. Mancano, ad esempio, alcune virgole e punti, fondamentali per la comprensione delle frasi ma, per quanto riguarda i punti, sono invece presenti dove non dovrebbero (utilizzati in modo scorretto all’interno delle caporalinei dialoghi). Non è mia intenzione fare un elenco degli errori, questi esempi però sono necessari per far comprendere quanto la lettura del testo sia risultata pesante. 
A questi limiti, secondo me oggettivi, si aggiungono riflessioni dovute al gusto personale. Il libro è sostanzialmente il diario che Aldo, il protagonista maschile, scrive durante la Prima Guerra Mondiale a cui partecipa come soldato volontario. 
Ho trovato la trama un po’ banale, il protagonista maschile incoerente e quello femminile non delineato. Anche i personaggi secondari non hanno ruoli funzionali alla costruzione della storia, non aggiungono nulla e non sono determinati allo sviluppo della trama. 
Aldo è molto incoerente, o meglio, le sue scelte, secondo il mio personale parere, sono incoerenti rispetto ai sentimenti che dice di provare. Capisco che la storia è ambientata in un periodo storico in cui le convenzioni sociali hanno un peso enorme, questo però non basta a giustificare le decisioni di Aldo, secondo me deboli e non credibili. 
Dopo essersi innamorato perdutamente, Aldo compie scelte sproporzionate rispetto ai tentativi messi in atto per far trionfare il suo amore: decide in autonomia senza fare nessun tentativo per legarsi alla donna che dice di amare così tanto. Se della personalità di Aldo posso almeno farmi un’idea, quella di Adele/Agnese non è ben costruita e non viene fuori nemmeno dalle parole che Aldo affida al suo diario. Personalmente non ho capito nulla di questa donna, cosa prova, in cosa crede, in base a cosa sceglie, se ama, se odia. Al punto di vista di Adele è affidato il compito di concludere la storia e questa poteva essere l’occasione per chiarire dei dubbi leciti, fornendo magari dei dettagli non emersi durante la lettura in quanto Aldo non poteva esserne a conoscenza. Le considerazioni di Adele invece hanno creato confusione mettendo in dubbio quel poco che avevo capito di lei. Il finale, che probabilmente voleva essere un colpo di scena, è frettoloso e mal sviluppato. Il libro contiene pochi dialoghi e non rilevanti, questo è un altro limite, che purtroppo trasforma il testo in un lungo monologo che annoia spesso. Sono molto precisi i riferimenti storici e alcuni dettagli relativi all’ambiente militare, evidenziati da note chiare e da link di approfondimento. Questo però non è sufficiente e non basta a rendere il romanzo scorrevole, interessante ed emotivamente coinvolgente. 

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