23 novembre 2021

LE VITE DEI SANTI. GRISHAVERSE - LEIGH BARDUGO - MONDADORI - SANKT ILYA E SANKTA VASILKA: I MITI DEL CERVO BIANCO E DELL'UCCELLO DI FUOCO

Pensavate avessimo conclusivo per oggi? E invece no, abbiamo lasciato il dolce per ultimo, e con dolce intendo la mia adorata Leigh Bardugo, che è appena tornata in libreria con Le vite dei santi, a chiudere il cerchio, almeno per il momento, della fortunatissima serie Grishaverse, ovviamente edito da Mondadori.

IL ROMANZO


Titolo:
 Le vite dei santi. Grishaverse

Autore/Autrice: Leigh Bardugo
Editore: Mondadori
Data di uscita: 16 Novembre 2021
Genere: Fantasy
Pagine: 128
Prezzo cartaceo: 18,90€
Prezzo ebook: 9,99€
Link di acquisto: Amazon

Direttamente dalle mani di Alina Starkov alle vostre, la riproduzione fedele della Istorii Sankt'ya , per permettervi di entrare nelle pieghe più profonde dell'amatissimo universo creato da Leigh Bardugo. Una raccolta di storie che raccontano le vite, i martirii e i miracoli dei Santi a voi più familiari, come Sankta Lizabeta delle Rose o Sankt Ilya in Catene, ma anche le vicende più strane e meno conosciute, come quelle di Sankta Ursula, Sankta Maradi e del Santo senza Stelle. Una collezione resa ancora più preziosa dalle tavole a colori che accompagnano ogni storia.

SANKT ILYA E SANKTA VASILKA: I MITI DEL CERVO BIANCO E DELL'UCCELLO DI FUOCO

Abbiamo tutti apprezzato e goduto dell'immensa bravura di Leigh Bardugo, sia su carta che su piccolo schermo, ma come sappiamo lei è un'autrice instancabile, e ha voluto regalare ai suoi lettori Le vite dei santi, quel famoso testo passato tra le mani di Alina e di tutti i Grisha, che racchiude le storie, i martirii e i miracoli dei santi.



A partire da Sankt Ilya in catene, meglio noto come Ilya Morozova, o ancora come il fabbro d'ossa.
Ilya Morozova è stato uno dei primi Grisha al mondo, appartenente all'ordine dei Fabrikator, ma non solo, la sua storia infatti lascia intendere che il suo potere fosse così grande da essere egli stesso anche un guaritore.
Ossessionato dal potere, usando il merzost o la magia, cosa proibita anche tra i Grisha, Ilya Morozova creò delle creature da usare come amplificatori dalle sue stesse ossa. I poteri all'interno di queste creature sono accessibili solo ai Grisha. Si ritiene che se un Grisha uccide una di queste creature e ne fonde una parte nella loro pelle, i loro poteri aumenteranno in modo esponenziale.

Si diceva che avesse creato tre amplificatori: il cervo bianco, il serpente marino, meglio noto come Rusalye, drago dei ghiacci o frusta marina e l'uccello di fuoco.
Il cervo bianco, è una creatura magica che si mostra solo al crepuscolo, e la leggenda narra che sia l'amplificatore più potente mai conosciuto.
Secondo le leggende invece, Rusalye o frusta marina era un principe maledetto, costretto ad assumere la forma di un serpente di mare e a fare la guardia alle acque gelide della Via dell'Osso. L'uccello di fuoco invece non apparteneva a una storia, ma a mille. Era il cuore di ogni leggenda Ravkiana, fonte di ispirazione di innumerevoli spettacoli e ballate, romanzi e opere liriche. Si diceva che i confini di Ravka fossero stati disegnati dal volo dell’uccello di fuoco; che nei suoi fiumi scorressero le lacrime dell’uccello di fuoco; che la sua capitale fosse stata fondata nel punto in cui la penna dell’uccello di fuoco aveva toccato terra. Un giovane guerriero l’aveva raccolta e l’aveva portata in battaglia. Nessun esercito era stato in grado di contrastarlo e lui era diventato il primo re di Ravka. O così diceva la leggenda. L’uccello di fuoco era Ravka stessa.
Egli ha infatti un'enorme importanza nell'iconografia imperiale di Ravka.
Il martirio di Morozova è avvenuto quando ha riportato in vita il figlio di un contadino, tagliato in due dalla lama di un aratro, usando appunto il merzost e beffando la morte. Incatenato e legato ai polsi e alle caviglie venne gettato in un fiume. Si dice che il suo cadavere riaffiorò su un banco di sabbia, perfettamente conservato, e che un cervo bianco vegliò sul suo corpo per tre mesi interi.
Sankt Ilya è il patrono delle guarigioni improbabili.

N.B. La sua storia, e soprattutto il suo martirio, nei romanzi che compongono la trilogia Grishaverse è raccontata in maniera leggermente diversa da Le vite dei santi, ma per evitare di spoilerare troppo a chi ancora non l'ha letta, ho preferito attenermi al testo in oggetto.

Sankta Vasilka era una tessitrice che viveva in cima a una torre.
La sua era un'abilità straordinaria, e ogni filo che toccava sembrava illuminarsi sotto le sue dita.
Una dote che attirò le mire di uno stregone che fintosi interessato a prenderla in moglie, si recò alla torre per carpire i segreti che celava dietro i suoi splendidi arazzi.
Vasilka però non era molto interessata, e alle sue domande rispondeva con altrettante domande, continuando a lavorare al suo telaio.
Solo quando frustrato e spazientito, minacciò di spingerla fuori dalla torre se non avesse acconsentito alla loro unione, lo stregone si accorse  cosa Vasilka stava tessendo. 
Tesseva un enorme paio di ali dorate, con il quale saltò fuori dalla finestra e volò via, per non essere mai più vista.
Sankta Vasilka è la patrona delle donne nubili e si dice sia diventata il primo uccello di fuoco.
N.B. Ritroveremo la storia di Sankta Vasilka menzionata nel secondo volume della dilogia dedicata a Nikolai Lantsov, Rule of Wolves, ancora inedta in Italia.

Bene Readers, questi sono due dei santi che in questo blog tour abbiamo preso in esame, per saperne di più, continuate a seguirci!

1 commento:

  1. Hai fatto bene a specificare che alcuni santi si trovano in altri libri, secondo me è importante farlo sapere perché di rischia di farsi spoiler. Io non avrei pubblicato i libri in quest'ordine ma pazienza...

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