Buon pomeriggio Readers, sapete cos'è la materia alternativa? Nessun problema, ce lo spiega Laura Marzi nel suo romanzo d'esordio, "La materia alternativa" appunto, edito da Mondadori e in libreria dall'8 Marzo.
IL ROMANZO
Titolo: La materia alternativa
Autore/Autrice: Laura Marzi
Editore: Mondadori
Data di uscita: 08 Marzo 2022
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 228
Prezzo cartaceo: 18,00€
Prezzo ebook: 9,99€
Link di acquisto: Amazon
I ragazzi che non fanno l'ora di religione si chiamano Hossein, Amal, Safia, Michele, Meng e sono bengalesi, egiziani, italiani, cinesi. La protagonista di questa storia insegna loro una materia che si definisce a partire dal suo contrario, una materia che ai consigli di classe non conta nulla, che non ha programmi e, nel caso dell'istituto professionale in cui ci troviamo, non ha nemmeno un'aula. Nelle sue ore sparpagliate tra mensa, aula video e palestra, si inventa uno spazio in cui parlare con i ragazzi di sesso, di rapporti di potere tra uomini e donne, di discriminazione, razzismo, pornografia. Si appropria di questa zona franca, questo spicchio di far west tra le ore di inglese e matematica, per mettere in discussione le loro idee sull'identità di genere, l'orientamento sessuale, il consenso. E per farsi ascoltare da questi adolescenti, che a volte non sanno nemmeno l'italiano e magari dopo la scuola spacciano o fanno da genitori ai loro fratelli, li provoca, li spiazza, chiede la loro opinione, ascolta la loro musica, racconta di sé e della sua visione del mondo. Se in classe è appassionata e intransigente, fuori dalla scuola la sua vita è caotica e piena di crepe; abita in un monolocale di diciotto metri quadri e pratica con convinzione la materia alternativa all'amore: cerca gli uomini quando è triste e si annoia, da loro vuole il gioco, la tenerezza, il piacere, rifugge dalla religione della coppia e non crede che fare un figlio e costruire una famiglia possa dar senso a una vita. La seguiamo per un anno scolastico dentro e fuori dalla classe – tra un collegio docenti, un flirt nato in un negozio di casalinghi e un tentativo di spiegare il sessismo ad Amal e Nadir – in un momento cruciale della sua esistenza, in cui è costretta a guardare in faccia alcuni dei suoi nodi irrisolti. A tenere insieme, in un cortocircuito fertile, una riflessione necessaria sul modo in cui facciamo scuola oggi in Italia e il ritratto di una giovane donna anticonvenzionale sono l'intelligenza, la dolcezza e l'autoironia del personaggio a cui Marzi regala corpo e voce.
RECENSIONE
Laura Marzi ha un dottorato in Studi di Genere conseguito all’università “Paris 8”.
Collabora con “il manifesto”, “Il Tascabile”, “Leggendaria” e “LetterateMagazine”.
Ha insegnato per diversi anni materia alternativa. Vive a Roma e questo è il suo primo romanzo.
La materia alternativa alla religione cattolica è una materia negativa, nel senso che si definisce a partire dal suo contrario. Nel mio caso, il mio alter ego che insegna religione crede che la masturbazione e l’omosessualità siano due peccati mortali. Quando me lo dice, una mattina prima di fare l’appello, abbasso lo sguardo. Non è solo sgomento, è un’illuminazione. Se l’insegnamento della religione cattolica prevede la negazione della realtà, mi concentrerò proprio su questo.
Non so a voi, ma a me sarebbe piaciuto saltare l'ora di religione e avere una prof. capace e ostinata che mi insegnasse la vita, eh si, proprio la vita, in ogni sua sfaccettatura.
Perché diciamoci la verità, la nostra era proprio un'altra epoca, eravamo più ingenui, più smaliziati, poco tecnologici, e siamo stati buttati nel mondo degli adulti con tutti i problemi che ne conseguono, un po' così, alla cieca.
I ragazzi di oggi sono molto, molto diversi, anche se tendiamo a proteggerli più del dovuto, rispetto a noi sono più avanti, più informati, più preparati alla vita, anche grazie alla caduta di molto dei tabù che hanno caratterizzato i nostri anni scolastici.
Oggi infatti nelle nostre scuole si parla di tutto, dall'educazione sessuale ai grandi temi di attualità, dal bullismo al razzismo, dalle differenze di genere ai problemi legati al mondo digitale.
La globalizzazione e le nuove tecnologie hanno portato sicuramente molti benefici ma ahimè anche tante nuove difficoltà, e beh, forse ci vorrebbe una Laura Marzi in ogni istituto scolastico per provare almeno a cambiare un po' le cose.
Qui, con le mie alunne e i miei alunni non italiani, non cattolici e senza neanche una casa al mare, studio la rabbia, la voglia che fa venire di drogarsi e rubare, l’ingiustizia che ancora le società nascondono in ogni corpo di donna, mi preoccupo per la povertà, la loro e anche la mia. Lo faccio ascoltando le storie che mi raccontano, analizzando i testi delle canzoni che sentono ossessivamente, guardando i video con cui si informano.
L'autrice attinge alla sua personale esperienza per raccontarci un intero anno scolastico come insegnante di Materia alternativa, l'antimateria, o meglio ancora, la materia senza nome, quella per cui non bisogna avere testi, per la quale non servono prove scritte o esami finali ma solo curiosità, voglia di ascoltare e un buon comportamento.
Un anno in cui affronta temi come il sessismo, il razzismo, la droga e lo spaccio, la pornografia è tanto altro, con alunni di diversa estrazione sociale e culturale, cercando come ho detto sopra, di insegnare o quanto meno prepararli alla vita a soprattutto alle sue conseguenze.
Nel farlo è diretta, in alcuni casi anche spietata e brutale, insomma usa l'arma della verità in modo preciso e oculato per colpire dritto al punto, non dispensa dolcezza e carezze, come d'altronde non lo fa la vita privata della protagonista.
Perché c'è tanto da imparare anche da adulti, e la nostra protagonista, che pratica la materia alternativa alla religione di coppia, lo sa bene!
Laura Marzi è come la sua protagonista, non ci regala carezze ma solo verità, è proprio come lei, il suo stile è diretto, chiaro, preciso e molto godibile. Il suo è un romanzo dal tema sicuramente atipico ma che mette in luce ciò che all'interno delle mura scolastiche dovrebbe accadere. Certo, c'è ancora molta strada da fare e tante, molte cose da rimettere in sesto, e che purtroppo i nostri politici si ostinano a non vedere, o forse sarebbe corretto dire "fanno finta di non vedere".
Basterebbe solo un po' di testa ma soprattutto di cuore!
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