Buon pomeriggio amici lettori, continuiamo parlando di un nuovo romanzo targato Leone Editore, e precisamente di "Lascia che sia l'amore" di Maurizio Marinucci, uscito lo scorso 17 Settembre.
IL ROMANZO
Titolo: Lascia che sia l'amore
Autore/Autrice: Maurizio Marinucci
Collana: Sàtura
Editore: Leone Editore
Data di uscita: 17 Settembre
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 240
Prezzo cartaceo: 12,90€
Prezzo ebook: -
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Giuseppe e Dora sono due ragazzi appartenenti a ceti sociali differenti, contadino lui, benestante lei, che si innamorano e sognano una vita insieme. Don Concezio, nonno di Dora e proprietario terriero colpito dalla crisi finanziaria del 1929, tenta in tutti i modi di ostacolare i piani dei due giovani, segregando la nipote in casa per otto anni. Per tutto quel tempo e nonostante le difficoltà, i due non perdono le speranze e continuano a escogitare un modo per vivere la loro storia d'amore. In loro aiuto arriva Marcello, giovane ragazzo innamorato di una delle sorelle di Dora, che riesce a fare da tramite tra i due e a organizzare di nascosto il matrimonio tra i giovani amanti.
RECENSIONE
Maurizio Marinucci, nato a Bologna nel 1967, è giornalista pubblicista e allenatore nazionale della Federazione italiana pallacanestro. Negli anni si è dedicato anche all'insegnamento Tecniche e discipline sportive, Storia dello sport e Comunicazione sportiva. Coltiva da sempre la passione per la scrittura creativa e la poesia.
Lascia che sia l'amore è il suo esordio per Leone Editore.
«La vita è complicata. Vuoi fare e non puoi, vuoi dire una cosa ma devi mentire, devi scegliere il tempo giusto e magari non arriva mai, ci sono gli interessi di ognuno di noi in gioco, il nostro bene e quello delle persone alle quali doniamo il nostro amore. Il nostro agire per la felicità provoca dolore negli altri non c'è rimedio. Ci sono i contesti, che modificano le azioni e il loro significato, e se dimentichiamo chi siamo e l'affetto che c'è tra di noi, oltrepassiamo il limite del nostro rispetto reciproco senza un motivo e senza una ragione reale.»
Questo è un romanzo delicato, lento, che racconta, contrariamente a quanto si possa immaginare la storia di Marcello, un giovane ragazzo, di famiglia bene, studioso e di sani valori, che decide di aiutare Dora, sorella di Anna, sua migliore amica e cotta giovanile, e Giuseppe, mezzadro delle terre di Don Concezio, nonno di Dora e Anna.
Ambientato a Caramanico, paesino ai piedi della Mariella in Abruzzo, a cavallo tra gli anni '20 e gli anni '40, Lascia che sia l'amore racconta una storia vera, la storia di due innamorati, tormentati e osteggiati per il semplice fatto di appartenere a due estrazioni sociali differenti.
Una, figlia e nipote di una delle famiglie più in vista e temuta del paese, l'altro un semplice contadino, il cosiddetto "cafone", un lavoratore rispettabile ma non abbastanza... Non per per Dora.
Ho usato un aggettivo prima descrivendo il romanzo, lento, ma non in senso negativo, perché l'autore in questo lavoro analizza profondamente ogni aspetto del periodo in cui si svolge la storia.
Un periodo preceduto e seguito dai due conflitti più grandi della nostra storia e dalla crisi economica del '29, e in cui il nostro popolo ha subito intensi cambiamenti.
Momenti che hanno spazzato via soprattutto il concetto di libertà, a discapito dell'amore e della possibilità di scegliere con chi vivere la propria vita.
È il periodo in cui bisognava stare attendi a ciò che si diceva e a come lo si diceva, il periodo in cui la preoccupazione principale era "sistemare" la famiglia a suon di matrimoni combinati, è il periodo in cui un semplice contadino non poteva permettersi il lusso di innamorarsi di una donna benestante e di buona famiglia.
Non vi racconterò molto altro sulla trama, ma sappiate che i nostri protagonisti, dovranno penare e anche parecchio ma non si arrenderanno, e continueranno a lottare con le unghie e con i denti per coronorare il loro sogno d'amore, anche grazie all'aiuto, e soprattutto al coraggio del giovane e inesperto in questioni d'amore, Marcello.
Su Anna, la cotta adolescenziale di Marcello, non mi esprimo, lascio a voi il piacere di scoprire il perché di questo mio rifiuto, vi dico solo che l'ho trovata viziata, insensibile e infantile.
Non aspettatevi grandi colpi di scena, la trama scorre via regolare e lineare, l'unico sconvolgimento lo troverete nei capitoli finali, ma è lo sconvolgimento, quello con la S maiuscola.
Maurizio Marinucci ha dipinto perfettamente e meticolosamente la storia di una famiglia e dei sentimenti che negli anni l'hanno cambiata ma soprattutto ha descritto con grande bravura l'unica cosa che in un periodo difficile e travagliato, non ha mai sofferto e subito modiche, l'amore.
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