13 novembre 2020

TENEBRE E OSSA - LEIGH BARDUGO - MONDADORI - LE CANZONI E LE CITAZIONI


Buon pomeriggio Readers, dopo "La nona casa" torna in Italia Leigh Bardugo con l'universo GrishaVerse. Uscito grazie a Mondadori, il 3 Novembre, "Tenebre e ossa" è il primo volume della serie, ed oggi ve ne parlo, ma in modo dverso. 
Proverò infatti a trasmettervi le mie emozioni e le mie sensazioni accostando alcune citazioni alla musica, colonne sonore che descrivono alla perfezione alcuni momenti cruciali e fondamentali del romanzo, ovviamete senza spoilerare troppo! 

IL ROMANZO


Titolo:
 Tenebre e ossa

Autore/Autrice: Leigh Bardugo
Serie: Shadow and bone #1
Editore: Mondadori
Data di uscita: 03 Novembre 2020
Genere: Fantasy
Pagine: 240
Prezzo cartaceo: 17,90€
Prezzo ebook: 9,99€
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"Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro". 
L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore. Da questo romanzo la serie Netflix di prossima uscita.

LE CANZONI E LE CITAZIONI

Sarò onesta, non è stato per nulla facile scegliere, in primi le citazioni da inserire in questa mia tappa, e poi accostarvi una canzone che ne rappresentasse le emozioni, ma mi sono divertita, e devo dire di essere soddisfatta del risultato. 
È stato difficile, perché Tenebre e ossa è un concentrato di emozioni contrastanti, e il motivo è presto detto. 
Se da un lato noi dolci donzelle siamo attratte dal mistero e dal bad boy, qui rappresentato dall'onnipotente Oscuro, meglio conosciuto come Darkling, dall'altro non possiamo fare a meno di scioglierci in brodo di giuggiole di fronte alla dolcezza e alla tenerezza di un'amicizia speciale, che in fondo, tanto amicizia non è. 
«Lo sai che sarei perso senza di te.» «Non ti sei mai perso in vita tua» lo presi in giro. Io disegnavo mappe, ma Mal era capace di individuare il Polo Nord geografico anche bendato e a testa in giù. Lui mi urtò con la spalla. «Sai che cosa intendo.» «Certo» risposi. Ma non lo sapevo. Non per davvero.

Questa canzone per me rappresenta a pieno i sentimenti di Alina, divisa tra i ricordi di un'amicizia pura e sincera e il crescente sentimento nei confronti di Mal. È una canzone ruvida, intrisa di sconforto, che abbraccia a pieno la confusione della protagonista, che vede crescere il distacco con Mal, preso dai nuovi amici e dai mille altri "interessi" ma che si aggrappa con forza ai piccoli gesti e alle tenerezze che le concede quando i due sono soli.

Ma come dicevo Alina non è immune al fascino dell'oscuro, tutt'altro!
«Ho visto come ti guardava.» «Mi piace il modo in cui mi guarda!» quasi gridai. Lui scosse la testa, con lo stesso sorriso crudele. Avrei voluto toglierglielo con uno schiaffo. «Ammettilo» mi disse sprezzante. «Ti possiede.» «Possiede anche te, Mal» ribattei. «Possiede tutti noi.» Queste parole gli cancellarono il sorriso. «No, non è vero» rispose con furia. «Non me. Mai.»

Ed ecco che ha prevalere è la guerra di quel muscolo vitale, che prova a non sussultare, che prova a battere ad un ritmo regolare senza però riuscirci. 
E questa canzone è perfetta per descrivere una situazione del genere, perchè parla della disperazione nell'avere il cuore diviso a metà, dell'impossibilità di non lasciarsi sopraffare dall'oscurità e di un amore folle e forte.
Struggente e dalla melodia, inizialmente debole ma poi potente, è un'esplosione di emozioni pulsanti e vivide... insomma ragazze, da brividi, non potevo non pensare alla voce calda e avvolgente di Ruelle per questo intreccio di sentimenti, a cui ovviamente si accompagna la paura e il senso di frustrazione per la nuova condizione in cui si trova Alina.
Ho rischiato la vita per te. Ho percorso mezza Ravka per te, e lo farei ancora e ancora e ancora, solo per stare con te, solo per soffrire la fame con te, per soffrire il freddo con te e sentirti ogni giorno lamentarti del formaggio duro. Per cui non dirmi che non ci apparteniamo» concluse con slancio. Era molto vicino ora, e il cuore improvvisamente mi martellava nel petto. «Mi dispiace di averci messo così tanto per vederti, Alina. Ma ora ti vedo.»

E poi c'è Malyen Oretsev, a cui dopo una dichiarazione del genere non potevo non dedicare una canzone. Ho scelto Running Up That Hill dei Placebo, una delle voci che più amo in assoluto e che con quel basso in sottofondo quasi imita il batttito del cuore.
Una dichiarazione di resa incondizionata, di amore, di amicizia, per cui si pronti a fare di tutto, persino un patto con il diavolo!
Lo odiavo. Lo temevo. Ma ancora sentivo la strana attrazione del suo potere, e non riuscii a tenere a bada la reazione del mio cuore assetato e traditore.

Per concludere, lui, l'Oscuro, un personaggi irresistibile, misterioso, che annebbia la mente, che attrae ma che allo stesso tempo spaventa e quale migliore canzone di Decode dei Paramore? 
L'urlo disperato di una donna che non sa come vincere la battaglia contro l'attrazione spasmodica che prova verso un uomo ambiguo, un uomo che sa che sarà la sua condonna all'oscurità, e che gradualmente le ruberà la vita e la luce.

Spero di aver scelto bene ma soprattutto spero di avervi incuriosito anche solo un po'.
Ci sarebbero tante altre canzoni da citare ma non voglio dilungarmi, del resto il bello deve ancora venire, ma non voglio anticiparvi nulla. 
Se vi va continuate a seguirci, noi ci vediamo sempre qui, il 19 Novembre per la recensione di questo straordinario romanzo che conferma l'immenso talento di Leigh Bardugo.


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