Bentornati Readers, oggi vi parliamo del romanzo più discusso dell'anno, "La vita invisibile di Addie LaRue," di V.E. Schwab, uscito il 24 Novembre grazie a Mondadori, per la collana Fantastica. Lo avete visto dovunque, ne avete sentito parlare in tutte le salse, con pareri sia positivi che negativi, ed oggi tocca a noi.
In punta di Carta approfondirà per voi la mappa del libro, ossia l'ambientazione, un argomento per nulla facile, fidatevi!
IL ROMANZO
Titolo: La vita invisibile di Addie Larue
Autore/Autrice: V.E. Schwab
Collana: Oscar Fantastica
Editore: Mondadori
Data di uscita: 24 Novembre 2020
Genere: Fantasy
Pagine: 492
Prezzo cartaceo: 24,00€
Prezzo ebook: 10,99€
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"Non pregare mai gli dèi che sono in ascolto dopo il tramonto.". E se potessi vivere per sempre, ma della tua vita non rimanesse traccia perché nessuna delle persone che incontri può ricordarsi di te? Nel 1714, Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l'immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna. Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli. Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima. Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome. Nella tradizione di "Vita dopo vita" e "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo", "La vita invisibile di Addie LaRue" si candida a divenire una pietra miliare nel genere del "romanzo faustiano".
LA MAPPA DEL LIBRO: AMBIENTAZIONE
“Mi chiamo Adeline LaRue” dice a se stessa, stringendolo. “Sono nata a Villon nell’anno 1691, da Jean e Marthe, in una casa di pietra a due passi dal vecchio albero di tasso…”
È qui che la storia di Adeline LaRue ha inizio, in quelle campagne francesi, terre di uomini umili e credenti del nuovo Dio, e soprattutto degli dèi.
Ed è da qui che riparte la sua nuova vita, quando una sera del 1714, Addie baratta la sua anima per l'immortalità.
Da quel momento, comincia un lungo e lento viaggio, un pellegrinaggio che la condurrà dovunque e da nessuna parte.
Perché per Adeline è impossibile lasciare traccia di sé, del suo nome, della sua intera esistenza, persino a Villon sur Sarthe, li dove è nata e cresciuta, e li dove lascerà Addie per divenire invisibile ma libera.
È un viaggio lungo trecento anni, che vede Addie attraversare svariate terre, fermarsi per lunghi periodi per poi tornare alle origini e ripartire nuovamente.
Sola o con la compagnia di una sola notte, Addie assiste ai primi moti rivoluzionari, alla presa della Bastiglia in Francia, alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale, al nuovo che avanza, con i treni, le automobili, e tutta la nuova tecnologia.
La storia vissuta in presa reale, viaggiando tra le rive della Senna e le vie di Parigi per poi approdare in Inghilterra, in Spagna, in Germania, ed ancora in Italia, a Firenze e poi tra le calle di Venezia, e in tanti, tansissimi altri posti.
Luoghi e visi che nonostante gli anni rimarranno impressi nella mente di Addie, che in un modo o nell'altro, troverà il modo di lasciare la sua impronta, ispirando canzoni e divenendo musa per grandi artisti, inconsapevoli di averla ritratta per quelle sue caratteristiche lentiggini sul volto, sette piccole macchie a formare una costellazione indelebile.
Incontrerà Voltaire, ascolterà l'astro nascente Frank Sinatra e si impegnerà nello studio di lingue nuove e sconosciute; un lusso che a una donna nella sua epoca non era concesso.
Fin quando non approda a New York, la città che non dorme mai, la patria della libertà per eccellenza, il luogo che segna la svolta nella lunga e travagliata vita di Adeline LaRue.
Il posto in cui Addie sperimenterà per la prima volta dopo trecento anni, la bellezza del suono del suo nome, la felicità di un ricordo che non svanisce con l'oscurità, la promessa di una vita non più in solitudine.
«Io mi ricordo.» Tre parole, un numero sufficiente per spedire il mondo gambe all’aria. “Io mi ricordo.”
Tutto questo, e molto altro è "La vita invisibile di Addie LaRue".
Un viaggio incredibilmente affascinante, che lo ammetto, mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca per il suo finale, inaspettato e struggente, ma accidenti ragazze... non ho parole per spiegarvi quanto bello e dannatamente straordinario sia questo romanzo.
È una pioggia continua di emozioni e sensazioni esplosive, è la vita, nuda e cruda, è arte, è amore e odio, è un'infinita di cose messe insieme a creare un meraviglioso e stupefacente capolavoro!
Ho solo un'ultima cosa da dire, un grazie immenso a Mondadori per averci permesso di leggerlo qui in Italia e un grazie ancora più grande a V.E. Schwab, per il modo etereo e sensibile con cui ci ha descritto Addie LaRue.
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