Buon pomeriggio amici lettori, torniamo a parlare di Carlos Ruis Zafon e della sua più celebre opera, la serie del cimitero dei libri dimenticati, soffermandosi questa volta sul terzo volume, "Il prigioniero del cielo".
Vi ricordo che Mondadori ha riproposto ai suoi lettori questa serie in una nuova e strabiliante veste grafica, in libreria dal 24 Novembre per la collana Oscar Draghi.
IL ROMANZO
Titolo: Il prigioniero del cielo
Autore/Autrice: Carlos Ruiz Zafón
Serie: Il cimitero dei libri dimenticati #3
Collana: Draghi
Editore: Mondadori
Data di uscita: 24 Novembre 2020
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 300
Prezzo cartaceo: 22,00€
Prezzo ebook: 10,99€
Link di acquisto: Amazon
Barcellona, 1957. Daniel Sempere dirige la libreria di famiglia assieme al padre e al fedele Fermín. Una mattina uno sconosciuto compra un'edizione di pregio del Conte di Montecristo e chiede che la si consegni subito a Fermín, con una dedica inquietante. Si aprono così le porte di un passato maledetto e antichi fantasmi tornano a sconvolgere il presente... Una narrazione carica di tensione e colpi di scena, che seduce con il fascino sottile di una Barcellona in chiaroscuro, protagonista delle immagini fotografiche che arricchiscono questa edizione.
RECENSIONE
La figura di Zafon mi ha sempre affascinata, e la sua aura, potente e prorompente, di uomo distinto, colto ma estremamente complesso, trova facile lettura attraverso le sue opere.
In questa serie in particolar modo Zafon, esprime tutta la sua complessità nei personaggi ma soprattutto nella storia, che va avanti e indietro, mischiando in continuazione le carte, regalando così al lettore una trama contorta e labirintica.
Nel prigioniero del cielo infatti, troviamo nuovamente Daniel Sempere protagonista, personaggio cardine de L'ombra del vento, accantonato e solo sfiorato nel secondo volume Il gioco dell'angelo, una sorta di prequel alla serie.
Vi ho confuso vero? Ecco, questo è proprio il motivo per cui parlo di complessità, ma non solo.
Questo infatti è un romanzo che metterà il lettore nella posizione di dover mettere in discussione tutte le certezze acquisite nel precedente volume.
Ma andiamo alla storia.
Daniel Sempere, ora sposato con Bea e con un bambino piccolo, gestisce la libreria Sempere, faticando però a sbarcare il lunario. Con lui ritroviamo Fermín Romero de Torres, grande amico di Daniel, che però ha perso il suo solito smalto e il suo ottimismo.
Nonostante la vita gli stia donando la gioia del matrimonio, qualcosa lo tormenta, e il suo umore peggiora quando in libreria si presenta uno strano personaggio, che acquista una copia de Il monte di Montecristo.
Una copia che però non porta via con sé, ma che affida a Daniel per recapitarlo proprio a Fermín, con una inquietante dedica al suo interno.
A Fermín Romero de Torres, che è tornato dal mondo dei morti e possiede la chiave del futuro.13
Un messaggio che spinge Daniel a interrogare Fermín sul suo passato e le risposte che ne ricaverà cambieranno tutto ciò che Daniel sa non solo di Fermín ma anche della sua stessa famiglia.
Gran parte del libro, come potrete intuire è dedicato alla vita di Fermín e agli anni di prigionia nel castello di Montjuïc, in realtà però la storia si intreccia con quella di Daniel in un intricato groviglio tra passato e presente, in cui molti misteri rimasti irrisolti vengono svelati e portati alla luce.
È un libro che serve all'autore più per collegare i precedenti volumi e per preparare il terreno al libro conclusivo della saga che per ampliare la storia, ma che comunque conserva l'intensità e il fascino che contraddistingue la serie, con il surplus dato dallo stile sempre pulito e accattivante di Zafon, uno dei più grandi maestri della scrittura.
Bene lettori, per il momento è tutto, appuntamento al prossimo mese con la conclusione del gruppo di lettura e la recensione de Il labirinto degli spiriti, ultimo imperdibile volume della saga.
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