24 maggio 2021

I BAMBINI DEL BOSCO - ROMINA CASAGRANDE - GARZANTI - IL CONTESTO STORICO


Bentornati Readers, dopo il thriller passiamo alla narrativa e alla nostra storia, con "I bambini del bosco" di Romina Casagrande, che dopo il successo de I bambini di Svevia, torna in libreria grazie a Garzanti, con una storia che ci parla di libertà, di coraggio e di riscatto. 

IL ROMANZO


Titolo:
 I bambini del bosco

Autore/Autrice: Romina Casagrande
Editore: Garzanti
Data di uscita: 13 Maggio 2021
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 352
Prezzo cartaceo: 17,60€
Prezzo ebook: 9,99€
Link di acquisto: Amazon

“Su ogni sentiero riconosco il soffio del vento. Ma solo uno è quello giusto per me.” Il sentiero ripido e impervio si snoda tra rocce e crepacci fino alla Cima delle Anime. Unisce due terre di confine, e a tracciarlo sono stati i passi di chi notte dopo notte lo percorre cercando un varco sui crinali. Da sempre protegge il cammino delle contrabbandiere che di nascosto lo solcano quando le primule e gli anemoni richiudono le loro corolle alla luna. Donne per le quali una scelta così difficile è l’unica possibilità di indipendenza. Anche se è pericolosa. Molto pericolosa. Quando Luce scopre la loro esistenza, i suoi desideri prendono finalmente corpo. Suo padre e suo fratello le hanno insegnato che quelle montagne non sono adatte a una ragazza. Che il suo compito è aspettare a casa il loro ritorno. Ma ora è pronta a sfidare quel divieto. A darle forza è Thomas, un ragazzo senza un passato né un luogo a cui tornare, che ha imparato sulla propria pelle che la natura può elargire doni inaspettati, crudele quanto accogliente. Luce sente che con lui esiste un legame speciale, profondo come le radici di un albero. Quello che però non può sapere è che Thomas custodisce un segreto che proietta un’ombra cupa sulla sua vita. Un segreto che appartiene al passato ma che anni dopo, su quello stesso misterioso sentiero, intreccerà la vicenda di Luce e Thomas con quella di un bambino scomparso e di un uomo pronto a tutto per ritrovarlo. In una ricerca nella quale ogni passo, ogni pendio superato è un viaggio dentro sé stessi alla scoperta delle proprie origini e della propria identità. Romina Casagrande torna a fare luce su una pagina della nostra storia rimasta nell’ombra. E lo fa dando voce a donne di cui si è perduto persino il nome e alle loro conquiste. Il suo racconto prende per mano il lettore e lo immerge nella magia delle montagne, che sono maestre di vita generose ma esigenti, che possono dare molto ma molto chiedono in cambio. Un romanzo che ci parla di libertà, di coraggio, di riscatto.

il contesto storico

Romina Casagrande vive e insegna a Merano, in provincia di Bolzano. 
Laureata in lettere classiche e appassionata di storia, ha collaborato con alcuni musei, realizzando percorsi didattici interdisciplinari. Ama la natura, la montagna e condivide la sua casa con tre pappagalli, due cani e un marito.


Oggi vi parlerò del contesto storico in cui Romina Casagrande colloca il suo libro. 
La storia è in bilico fra due assi temporali, che alla fine del romanzo si incroceranno svelando ai lettori il nesso tra i tre protagonisti delle vicende narrate. 
Una parte si svolge ai giorni nostri, un'altra, la più interessante e coinvolgente si svolge negli '70, esattamente tra il 1978 e il 1979.
Non siamo nell'immediato dopo guerra, ma proprio come allora i cosiddetti "spalloni" caricano le bricolle di merci di contrabbando e affrontavano le montagne più impervie e i crinali più pericolosi. 
Gli scambi più produttivi avvenivano ai confini con l'Austria e  ai confini della della Svizzera. 
Lo facevano di notte, con la luce della luna a guidarli, seguendo sentieri antichi, le vecchie mulattiere, e contrariamente a quanto si possa pensare, non erano solo uomini, ma tra di loro, che solitamente viaggiavano in tre, c'erano anche donne. 
«Come i contrabbandieri. Sempre in bilico. Un piede in carcere e l’altro sull’orlo del baratro»
Lo facevano per sopravvivere, per necessità, per sfamare la propria famiglia, trasportando perlopiù sale, zucchero, farina, saccarina e tabacco, fin quando non è diventato un vero e proprio mercato controllato dalle mafie, con le sue regole e i suoi delitti. 
Vi ho detto che tra di loro c'erano anche donne, e lo so, per un periodo in cui la donna era vista e considerata come angelo custode della casa, spesso emarginata in quanto "femmina", può sembrare strano, ma molto spesso la scelta difficile è l'unica possibile, e le donne dell'epoca lo sanno bene. 
Lo sanno perché sono quelle che hanno fatto la storia, aprendo la pista ai sentimenti di ribellione, determinazione, libertà e pari opportunità che ci contraddistinguono adesso, qui e ora!

Ma cosa è veramente cambiato? 
Non so se vi capita di incrociare per strada strani tabelloni espositivi, beh nella mia Palermo non si vedevano da un sacco di tempo, ma quest'anno, complice la crisi economica causata dalla pandemia, il contrabbando, soprattutto di sigarette e tabacco, è tornato più che mai, prepotente e diffuso. 
C'è solo una differenza, all'epoca si rischiava la propria vita e la propria  libertà per necessità e per fame, adesso purtroppo, lo si fa perché guidati dalla criminalità organizzata, che frutta le debolezze altrui per riempire le proprie tasche. 

Spero di avervi fatto comprendere il contesto storico in cui si svolgono le vicende de I bambini del bosco, che consiglio a tutti di leggere, se non altro per apprezzare lo stile poetico e la prosa sublime di un'autrice che crea storie stupende ma soprattutto costruttive e piene di memoria. 
Vi lascio così, con il canto dei Contrabbandieri...



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