Buon pomeriggio Readers, l'11 Maggio è approdata in libreria, grazie a Sperling & Kupfer, Valentina Cebeni con un nuovo travolgente romanzo, "Una nuova vita", la saga familiare dei Fontamara.
Oggi vi parliamo delle donne della famiglia, Eva Morris e Ottavia Principi.
IL ROMANZO
Serie: La saga dei Fontamara #1
Editore: Sperling & Kupfer
Data di uscita: 11 Maggio 2021
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 621
Prezzo cartaceo: 18,90€
Prezzo ebook: 9,99€
Link di acquisto: Amazon
Editore: Sperling & Kupfer
Data di uscita: 11 Maggio 2021
Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 621
Prezzo cartaceo: 18,90€
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In un'Italia attraversata dai primi fermenti fascisti, la lotta di una madre e dei suoi figli per l'affermazione e l'indipendenza. Un intreccio di destini, tradimenti e passioni. Cuba, anni Trenta. Dopo la morte dell'amato marito Fernando Fontamara, Eva Morris è costretta a scappare a Roma dalla famiglia del cognato, con i suoi quattro figli. La convivenza con i parenti italiani si dimostra da subito molto difficile: Giacomo Fontamara, il cognato, è un arrogante fascista, che ha sposato la moglie Ottavia solo per mettere le mani sul biscottificio di proprietà della famiglia di lei, la Forneria Principi. Per colpa della sua gestione disastrosa, l'azienda naviga in cattive acque, così come il rapporto con la moglie e con i suoi tre figli, tra cui la piccola Viola, nata da una relazione clandestina, che Ottavia ha voluto accogliere in casa nella speranza di ricucire il rapporto col marito. L'arrivo dei cugini da Cuba sconvolge la quotidianità e intreccia irrimediabilmente i destini dei due rami della famiglia, fra una dolorosa scoperta sulla morte di Fernando e la gestione delle lotte operaie alla Forneria. Ma il ricongiungimento porterà con sé anche il rinsaldarsi di legami perduti e la nascita di nuove complicità, soprattutto grazie alle donne della famiglia. Sullo sfondo di un'Italia sempre più prigioniera del fascismo dilagante, toccherà proprio a loro, infatti, prendere in mano il timone e guidare i Fontamara oltre la tempesta.
LE DONNE DEI FONTAMARA: EVA E OTTAVIA
La forza di questo straordinario romanzo sono proprio le donne, che contrariamente a quanto si possa pensare, visto il periodo storico in cui esso si svolge, reggono e portano avanti non solo le sorti delle aziende di famiglia ma anche e soprattutto la stabilità e l'unione dei Fontamara.
Quelle di Eva e Ottavia sono due famiglie completamente diverse, e se da un lato troviamo amore, complicità, sostegno e unione dall'altro abbiamo disgregazione, ostilità, rancore e individualismo.
Due donne diverse che però trovano il loro punto in comune nell'amore che provano per i loro figli e per l'orgoglio e la tenacia con cui combattono per preservare il lascito delle loro famiglie.
«Dimentichiamoci tutto quello che è stato, e concentriamoci sul presente e su quello che verrà. Oggi, questo», sottolineò stringendo la presa, mentre con la mano indicava la stanza che ruotava loro intorno, «è un nuovo inizio.»
Di origini americane, Eva Morris è una donna bella, dal carattere forte e ribelle, sa quel che vuole e lo dimostra quando per sposare il suo Fernando e diventare così una Fontamara, rompe il fidanzamento con il miglior amico di quest'ultimo, Miguel Ferrer.
Dalla loro unione nasceranno quattro splendidi figli, Gabriel, Diana, Myriam e Clio, il futuro della Central Santa Sophia, lo zuccherificio di proprietà della famiglia Fontamara a Cuba.
La vita con lei è stata dura, togliendole quando ancora era in attesa di Clio, l'amore e il sostegno di Fernando, morto in un terribile incidente in Italia.
Da quel momento Eva ha dovuto vestire i panni di madre coraggiosa e capofamiglia, sostituendosi a Fernando anche nella direzione dello zuccherificio, un'impresa non facile, visti i continui colpi di testa della sua secondogenita e le interferenze di Miguel, pronto a tutto pur di riprendersi il suo amore e non solo.
Sono proprio le ceneri di questo amore malato e dalla forza distruttiva a costringere Eva a scappare da Cuba, sradicando i figli e sua cognata Lia da una terra a loro cara per approdare a Roma, ospiti di Giacomo e Ottavia Fontamara.
«L'amore non è mai sano, nel suo nome è inutile sito il germoglio della follia.»
Ottavia Principi è la moglie di Giacomo, secondogenito della famiglia Fontamara, e madre di Ernesto, Angela e Viola.
La loro è una famiglia direi anticonvenzionale, fortemente condizionata dalla politica e dai primi fermenti fascisti che si affacciano in quegli anni a Roma.
Ci troviamo infatti alla soglia della promulgazione delle leggi razziali, in una Roma attraversata da uomini in camicia nera che sbeffeggiano e usano prepotenza sugli ebrei.
Tra questi Ernesto, che si atteggia a maschio per attirare le attenzioni del padre, troppo preso dal Biscottificio Principi, che dirige, e dai suoi amici politici, dalle donne e dall'alcol, per accorgersi della tristezza negli occhi della moglie e dell'enorme bisogno di affetto dei suoi figli, soprattutto della piccola di casa, Viola.
Ottavia è donna sommessa, triste, trascurata, rassegnata a una vita in perenne attesa di una carezza o di un complimento da parte del marito, è una donna che non riesce e non sa più gestire l'intraprendenza dei suoi figli, che non sa più prendersi cura di se stessa e non sa più donare amore, soprattutto a Viola.
L'incontro tra Eva e Ottavia è dapprima burrascoso, ma è quando capiranno di avere trovato l'una nell'altra una fedele alleata che daranno il meglio, sostenendosi a vicenda aiutate da Lia, a mio parere unico vero collante di questa strana famiglia.
Insieme queste splendide donne risorgeranno, imparando l'una dall'altra come essere madri, mogli forti, dirigenti di grandi aziende e soprattutto donne.
[...] La verità è che siamo donne sole, e come tali dobbiamo sostenerci l'un l'altra.»
Una saga familiare avvincente, ricca di vicende ispirate alla storica industria dolciaria della famiglia Gentilini, che assorbe e coinvolge completamente il lettore, che non può fare altro che ammirare con profonda devozione la forza e la passione di due donne diverse ma complementari.
Un romanzo che vi assicuro non vorreste mai finire, e di cui sentirete la mancanza una volta terminato, perché Valentina Cebeni è riuscita, nonostante la grande mole del libro, ad appassionare e a rendere i suoi protagonisti familiari, insomma un pezzo della nostra grande famiglia librosa.
Credo di aver tutto, non mi resta che salutarvi e attendere con pazienza il seguito di questa straordinaria saga, perché si, ne voglio ancora, subito!!!
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