15 luglio 2021

COME DELFINI TRA PESCECANI - FRANÇOIS MORLUPI - SALANI EDITORE


Buongiorno Readers, oggi ci troviamo a Roma, insieme ai Cinque di Monteverde di Francois Morlupi, che in Come delfini tra pescecani, edito Salani Editore, tornano per dipanare il mistero della morte di un solitario e tranquillo ultraottantenne. 

IL ROMANZO


Titolo:
 Come delfini tra pescecani

Autore/Autrice: François Morlupi
Collana: Salani Le stanze
Editore: Mondadori
Data di uscita: 29 Aprile 2021
Genere: Giallo
Pagine: 416
Prezzo cartaceo: 16,00€
Prezzo ebook: 2,99€
Link di acquisto: Amazon

È un ottimo poliziotto, il commissario Ansaldi, anche se da tempo immemore soffre di ipocondria e di attacchi d'ansia che rendono complicate anche le attività più semplici, nella vita come nel lavoro. Per fortuna il quartiere al quale è stato assegnato, Monteverde, è un'oasi di pace nel caos della capitale: un posto tranquillo, dove non succede mai niente. Forse è per questo che sotto il suo comando sono stati destinati altri quattro soggetti "particolari", come ad esempio Eugénie Loy, il suo braccio destro, che soffre di un disturbo antisociale della personalità che la rende apparentemente insensibile, una "portatrice sana di disperazione" come la definiscono i colleghi, che però riconoscono in lei ottime doti investigative. Sono così, i Cinque di Monteverde: uomini e donne alle prese con le loro debolezze, ma capaci, insieme, di trasformarle in forza. Un venerdì pomeriggio, un ultraottantenne vedovo e solitario viene trovato senza vita nel proprio appartamento, con un cappio al collo. Si direbbe un caso facile, il classico suicidio. Ma qualcosa non quadra ad Ansaldi e ai suoi, e quel piccolo dubbio si trasforma, nel volgere di pochi giorni, in un'indagine che turberà non solo la quiete di Monteverde ma anche le stanze della politica. Demolendo con sarcasmo graffiante lo stereotipo del poliziotto supereroe, Morlupi ha saputo dare un volto credibile a chi per mestiere affronta il crimine, alternando intuizioni fulminee a epiche figuracce.

RECENSIONE






François Morlupi, classe 1983, italo-francese, lavora in ambito informatico in una scuola francese di Roma. 
Prima di questo ha scritto due romanzi, che per mesi sono stati sempre ai primi posti delle classifiche ebook, diventando un caso editoriale.





Dopo Formule mortali e Il colbacco di Sofia, torna il commissario Biagio Maria Ansaldi, con al seguito la sua stramba e quanto mai variegata squadra. 
Un ventaglio di personaggi che domina il romanzo, con le sue paure, debolezze, ossessioni e personalità, tutte diverse, tutte singolari.
C'è Eugene Loy, braccio destro di Ansaldi, una donna con un marcato disturbo antisociale di personalità, dalla scorza dura e solo in apparenza forte, dedita al lavoro e con uno spiccato senso intuitivo.
C'è William Leoncini, ragazzo di colore con la passione per tutto ciò che parla di nazismo, c'è Roberto Di Chiara con il suo amore incondizionato per il calcio, i film coreani e una passione non tanto segreta per una certa collega.
C'è Eliana Alerami, giovane, bella, promettente, ambiziosa ma ancora inesperta. 
E poi lui, Biagio Maria Ansaldi, un uomo buono e un ottimo poliziotto, che lotta giornalmente con la sua ipocondria e che con il suo cagnolino Chagall e il trasferimento a Monteverde, credeva di aver trovato finalmente il suo equilibrio e almeno un po' di pace.
Credeva appunto, perché quello che in principio sembrava un semplice caso di suicidio in realtà nasconde ben altro, e non sarà l'unico con cui Alsemi e la sua squadra dovranno confrontarsi.

Con un doppio filo narrativo, che si snoda tra presente e passato Morlupi ci accompagna verso la risoluzione del caso, che tra indizi e nuove piste investigative scopriremo solo nelle ultime pagine. 
Un romanzo ben costruito, il cui punto di forza sono proprio I personaggi, ben caratterizzati e rappresentati in tutte le loro sfaccettature, uomini e donne normali, con le loro insicurezze e le loro paturnie, a renderli umani, in tutti i sensi. 
La scrittura è fluida e scorrevole e il romanzo, nonostante la considerevole mole si legge molto velocemente, anche grazie alla sapiente metodica con cui l'autore ha costruito la trama, invogliano il lettore a volerne sapere di più e subito. 

Lontano dal classico stereotipo di giallo e di commissario integerrimo, Come delfini tra pescecani è un romanzo originale e brillante, perfetto per gli amanti del genere. 
Quindi signori/re, in attesa di una nuova indagine per i cinque di Monteverde, non mi resta che salutarvi... See you soon! 

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