06 novembre 2021

DREPANUM. LA FALCE INSANGUINATA - ALESSIA PIEMONTE - DARK ABYSS EDIZIONI


Buon pomeriggio Readers, concludiamo la settimana con l'attesa recensione di Drepanum. La falce insanguinata di Alessia Piemonte, prima pubblicazione della neonata Dark Abyss Edizioni. 

IL ROMANZO


Titolo:
 Drepanum. La falce insanguinata

Autore/Autrice: Alessia Pemonte
Collana: Madre Shipton
Editore: Dark Abyss Edizioni
Data di uscita: 31 Ottobre 2021(Cartaceo) –
15 Novembre 2021 (Ebook
Genere: Thriller
Pagine: 378
Prezzo cartaceo: 13,50€
Prezzo ebook: 5,90€
Link di acquisto: Amazon

Trapani, la città dei due mari, la città delle panelle, delle busiate al pesto… la città della Mano Nera. A Mano Niura, così il commissario Alberto Baldarotta ha chiamato lo spietato killer che da anni imperversa in città, mietendo vittime. L’omicidio della giovane Letizia Gandolfo si intreccia con la scomparsa del cronista Cesare Bonanno, e le indagini portano dritto alla Mano Nera. Sarà solo l’inizio di un incubo che stringerà gli investigatori nella spirale mortale del crudele assassino. Ogni tessera del puzzle chiede, però, un tributo di sangue; le prede cadono in trappola, una dopo l’altra. Il Commissario e la sua squadra scaveranno nella malavita di Trapani, fra i dedali sordidi e nefandi di una città che respira il mare mentre è ferita senza tregua dalla bestiale malvagità dell’uomo. Baldarotta, investigatore tenace e testardo, padre affettuoso e amico sincero, non si arrenderà fino a quando non sarà certo che A Mano Niura non potrà più nuocere.

RECENSIONE


Alessia Piemonte
è nata a Ravenna ed è residente a Trapani. Di padre napoletano e madre siciliana, scorre il sole e il mare nelle sue vene. Fotografa, ex ballerina di Hip Hop, amante dell'arte in tutte le sue vivaci forme, emergente scrittrice di gialli, thriller, noir, poesie introspettive, in vernacolo e d'amore.
I suoi mentori letterari, che le hanno dato la spontaneità propulsiva ma soprattutto l'insolita frenesia narrativa, sono: Andrea Camilleri; Antonio Manzini; Donato Carrisi; Edgar Allan Poe; Robert Louis Stevenson; Arthur Conan Doyle; Charles Bukowski.
Ha conseguito molti premi in ambito nazionale, e ha pubblicato diverse opere.


Partiamo subito col spiegare il significato del titolo dell'opera di Alessia Piemonte, che siciliana fino al midollo, ha voluto rendere omaggio a Trapani e alla sua leggenda. 
Drepanum è appunto il nome romano di questa splendida terra, nome che deriva da un'antica leggenda che spiega la sua particolare forma di falce. 
La mitologia vuole che una falce caduta dalle mani di Cerere oppure di Saturno, quest'ultimo il tradizionale dio patrono della città, si mutò in una lingua di terra arcuata sulla quale sorse poi la città, per tale forma detta appunto Drepanon ("falce" in greco antico).
Un'altra versione invece, narra che proprio una falce cadde a Demetra, mentre, disperata sorvolava il mondo per ritrovare l’amata figlia Persefone; la falce si trasformò in una terra sulla quale nacque la città di Drepanum. 
Una terra raccontata persino nell'Eneide, dove Virgilio racconta che il padre di Enea, Anchise morì a Drepanum e, dopo la fuga da Didone, l'eroe troiano vi ritornò per celebrarvi dei giochi, i ludi novendiali.

Terra che ha ispirato l'autrice, che ne ha fatto luogo ideale e ambientazione suggestiva per un thriller articolato e sanguinoso. 
È a Trapani appunto, che il commissario Alberto Baldarotta si trova davanti a una serie di spietati omicidi, che l'uomo riconduce alla mano della spietata criminalità organizzata denominata "a Mano Niura".
A Mano Niura era il nome dato dal commissario Baldarotta a un’indagine ancora aperta. In circa due anni, una decina di persone erano state uccise da un sanguinario killer, probabilmente assoldato da qualche organizzazione criminale emergente e non ancora individuata, perché colpevoli di aver rifiutato di pagare forzosi e illegittimi tributi. Questi delitti, secondo gli inquirenti, erano stati commessi per essere da monito ad altri commercianti al fine di scongiurare ogni loro possibile ribellione e assoggettarsi al pagamento del forzato tributo.

Un'intricata matassa che parte con l'omidio della giovane Letizia Gandolfo, in qualche modo collegata alla Mano Niura, e che continua con una serie di efferati omicidi che mettono in costante confusione e 
in pericolo, Baldarotta e la sua squadra
Ogni sospetto, ogni barlume di speranza di poter finalmente arrivare alla soluzione del caso, viene puntualmente ribaltato e messo in discussione da una nuova morte, un continuo vicolo cieco, che innervosisce ancor di più il commissario, già provato da una vita solitaria e dal suo carattere irascibile e cinico... fino all'inevitabile colpo di scena, che scioglie i nodi di una trama strutturata e intricata.

Drepanum è un romanzo poliedrico, che alterna momenti crudi e drammatici alle battute e alla spontanea vivacità dei suoi protagonisti, resi ancora più umani e veri dallo stile narrativo dell'autrice, che ha volutamente mantenuto e usato il dialetto siciliano in alcuni dialoghi.
Espediente che di certo a contribuire a non snaturare i personaggi e a rendere tutto molto più credibile; lo so, sono siciliana, e forse sono un po' di parte, ma quanto è bello il dialetto siciliano?
Riesce a stravolgere e ad alleggerire persino l'ambientazione più cupa, non trovate?
Devo però ammettere che nonostante la trama sia ben costruita, qualcosa è sfuggito agli occhi dell'autrice, nulla di particolarmente grave, ma qualche piccola incongruenza sulle indagini che il protagonista porta avanti. Piccoli errori che un commissariato non potrebbe mai permettersi; sviste comunque perdona il, soprattutto a una scrittrice emergente che ha dimostrato di sapersi muovere agevolmente con un genere di certo non facile.

Bene Readers, credo di avervi detto proprio tutto, adesso tocca a voi... che ve ne pare? 

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