03 novembre 2021

DRESS CODE ROSSO SANGUE - MARINA DI GUARDO - MONDADORI - RECENSIONE E APPROFONDIMENTO


Buon pomeriggio Readers, oggi vi parliamo dell'ultimo lavoro di Marina Di Guardo, un thriller tutto italiano, ambientano nel caotico mondo della moda, uscito per Mondadori il 19 Ottobre.

IL ROMANZO


Titolo:
 Dress code rosso sangue

Autore/Autrice: Marina Di Guardo
Editore: Mondadori
Data di uscita: 19 Ottobre 2021
Genere: Thriller
Pagine: 324
Prezzo cartaceo: 18,50€
Prezzo ebook: 9,99€
Link di acquisto: Amazon

Cecilia Carboni ha venticinque anni e per buona parte della vita si è ritrovata a seguire, suo malgrado, i diktat imposti dal padre Alberto, uno dei più quotati avvocati milanesi. Proprio per volere suo, si è laureata in Giurisprudenza e ha iniziato il praticantato nello studio legale di famiglia. Il suo futuro sembra già delineato, quando un giorno le viene rivolta una proposta allettante: lavorare nel prestigioso showroom di Franco Sartori, uno degli stilisti più celebri al mondo. Lei, da sempre appassionata di moda, per una volta non ha esitazioni, e sceglie di darsi finalmente la possibilità di decidere da sola della propria vita, senza tener conto del parere degli altri, compreso quello del fidanzato Andrea, avvocato a sua volta e collaboratore di Alberto. La scelta si rivela azzeccata: Cecilia è brava, chiude contratti importanti, tanto che brucia le tappe, fino ad assumere un ruolo di rilievo alla Maison Sartori, nonostante Georgette Lazare, direttrice dello showroom, le remi contro. Ma il destino ha in serbo per lei amare sorprese. Franco Sartori viene trovato assassinato in un cascinale in rovina. È chiuso in una custodia di seta dei suoi abiti da sera, ha una croce rovesciata incisa sul petto e, circostanza ancora più sconvolgente, il suo corpo è collocato dietro una sorta di altare allestito con gli inconfondibili elementi di una messa nera. Per Cecilia è l'inizio di una caduta verticale agli inferi. Sono le convulse settimane delle vendite primaverili, e lo showroom si popola non solo di clienti, ma anche di poliziotti, misteri, segreti insospettabili e purtroppo anche di nuove vittime, ancora in contesti inquietanti. Chi c'è dietro gli omicidi? E se fosse proprio Cecilia la prossima nella lista? L'abisso è pronto a inghiottirla, svelando verità che mai avrebbe immaginato. Con il suo nuovo thriller, Marina Di Guardo questa volta ci porta tra le mille luci (e ombre) del jet set milanese, dentro ai locali più esclusivi e ambigui della città della moda e giù in fondo al cuore, a volte nerissimo, dei suoi protagonisti.

RECENSIONE e approfondimento

Marina Di Guardo è nata a Novara ma ha origini siciliane. 
Vive tra Cremona e Milano. Prima di dedicarsi alla scrittura, ha lavorato come vicedirettrice dello showroom di Blumarine. 
Ha esordito nella narrativa con il romanzo L'inganno della seduzione (Nulla Die, 2012), poi seguito da Non mi spezzi le ali (Nulla Die, 2014). Il passaggio definitivo al thriller risale al 2015, quando pubblica nella collana digitale ZoomFiltri di Feltrinelli, curata da Sergio Altieri, Bambole gemelle e Frozen Bodies (Delos Books, 2016). Con Mondadori ha pubblicato Com'è giusto che sia (2017), opzionato per una serie televisiva, La memoria dei corpi (2019), tradotto in diversi paesi e che presto diventerà un film, e Nella buona e nella cattiva sorte (2020).

Esprimere il proprio parere su un thriller è sempre come camminare su un campo minato, non sai mai fin dove puoi spingerti, cosa puoi rivelare e cosa no.
In questo caso ancor di più perché tutto ciò che dovete sapere è già contenuto nella sinossi, mi limiterò dunque a darvi il mio spassionato parere sul romanzo e sulla scrittura dell'autrice.

Marina di Guardo non è certamente nuova al genere ma posso dire con estrema certezza, dopo aver letto il suo penultimo romanzo (recensione), che qui, in Dress code, si nota un'esponenziale crescita, sia per quanto riguarda lo stile, meno frettoloso, più coinvolgente e scorrevole, sia per quanto riguarda l'intreccio della trama.
Sarà che il mondo della moda ha sempre il suo fascino, sarà per la storia più ricca e dettagliata ma Dress code si legge che è una bellezza, e più ne leggi più ne vuoi, tanto che il finale, volutamente aperto, questa volta non mi ha affatto delusa, anzi spero vivamente che presto torneremo a parlare di Cecilia Carboni, la protagonista e dello showroom Sartori.
Ahimè il mio occhio clinico e vigile, allenato ai thriller, aveva già fiutato le tracce dell'assassino, quindi non sono rimasta sorpresa nello scoprire la sua identità... ma, sono convinta, e il finale mi ha dato speranza, che non sia ancora stato tutto svelato.
Gli omicidi raccontati dalla Di Guardo infatti, sono troppo articolati, troppo minuziosi e ben congegnati per una sola mente, deduco quindi che vi sia implicata più di una persona; ma questo lo scopriremo solo se l'autrice ci darà un seguito.

Nel romanzo l'autrice affronta temi ormai considerati stereotipi nel mondo della moda, dall'apparente vita perfetta delle splendide modelle, ai festini a luci rosse a base di droga, all'omosessualità di geniali quanto visionari stilisti e non solo. 
Temi, che le cronache riportano purtroppo quotidianamente e che l'autrice ha descritto con estrema lucidità e precisione.
Insomma volete sapere se per me Dress code rosso sangue è un romanzo da promuovere? Si, assolutamente si, spero solo di non galoppare troppo con la fantasia e di avere presto tra le mani un seguito che non disattenda le mie aspettative.

Veniamo ora all'approfondimento, che ha un volto e un nome, Georgette Lazare, direttrice dello showroom Sartori, originaria di Parigi, quarantadue anni, ex indossatrice, bionda magrissima, madre e moglie, è un personaggio inizialmente ambiguo, soprattutto visto i suei atteggiamenti nei confronti delle donne che lavorano nello showroom e in particolar modi di Cecilia.
Arrogante e perfida in ogni suo gesto, Georgette trova in Cecilia una rivale, una minaccia concreta alla sicurezza e alla stabilità del suo posto di lavoro; in realtà però la direttrice si rivelerà essere ben altro, quindi mettete da parte i pregiudizi e cercate di osservarla bene.
Al di la delle apparenze infatti si nasconde una donna sola, spaventata e smarrita, che tenta quotidianamente di nascondere al mondo la sua vera natura dietro ripicche, vendette e costanti critiche a tutte quelle donne che invece, vivono serenamente quello che sono.
Colpita e segnata da un pesante lutto, che lascio scoprire a voi lettori, Georgette lascerà cadere la maschera di donna forte e sicura di se, mostrando tutte le sue fragilità e perché no, anche il suo lato materno.
«Chérie, fais attention, s’il te plaît. Non hai idea di quanto marcio deve ancora venire a galla.»
Non posso dirvi di più, lascio quindi a voi il piacere di scoprire cosa si cela tra le pagine di questo avvincente thriller, che sono sicura vi trascinerà, così come ha fatto con me, dietro le quinte di un mondo patinato e glamour ma terribilmente oscuro e malato.

Nessun commento:

Posta un commento