23 novembre 2021

GALA ÉLUARD DALÌ. PER INTERPOSTI UOMINI - ANNA DI CAGNO - MORELLINI EDITORE - GALA DALÍ UNA MUSA DELL'ARTE

Buon pomeriggio Readers, la collaborazione con Morellini editore e la collana Femminile singolare continua a regalarci grandi personaggi e donne incredibilmente carismatiche. Oggi vi parliamo di Gala Éluard Dalí, modella, artista e mercante d'arte russa, nota per essere stata la moglie e il soggetto di molte opere di Salvador Dalí.

IL ROMANZO 


Titolo:
 Gala Éluard Dalí. Per interposti uomini

Autore/Autrice: Anna di Cagno
Collana: Femminile singolare
Editore: Morellini Editore
Data di uscita: 30 Settembre 2021
Genere: Narrativa Contemporanea/Biografie
Pagine: 256
Prezzo cartaceo: 17,60€
Prezzo ebook: 6,99€
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Aprile 1975, Pùbol, Gerona. Gala Éluard Dalì si ritira per una settimana in solitudine nel castello che il suo secondo marito, Salvador Dalì, le ha regalato. Una notte una ragazza bussa alla sua porta: è una giovane studentessa dell’Università di Torino che sta lavorando alla sua tesi di laurea. Si apre così un incontro causale, ma forse necessario per entrambe, che si svolge all’interno di quello che Dalì considerò il suo più grande capolavoro. In ogni stanza si apre uno squarcio sulla vita, incredibile e mitica, della Musa più celebre del surrealismo; una donna che ha segnato un’epoca, e ispirato il poeta e l’artista più famosi del movimento culturale. Un incontro-scontro dal quale entrambe usciranno trasformate: la giovane studentessa troverà finalmente una strada tutta sua, e Gala troverà il modo di realizzare ancora se stessa, questa volta per “interposta donna”.

GALA DALÍ UNA MUSA DELL'ARTE

Elena Dmitrijevna Djakonova nasce in Russia, a Kazan, ed è sin da piccola grande appassionata di poesia e di letteratura.
Passione che l'accompagna anche nei giorni difficili passati al sanatorio di Clavadel, in Svizzera dove venne ricoverata dopo che le venne diagnosticata una grave tubercolosi e dove conobbe il diciassettenne francese Eugène Émile Paul Grindel, diventato poi un famoso poeta sotto lo pseudonimo di Paul Éluard.
Dopo anni di passionale corrispondenza, il 21 febbraio 1917, Gala ed Éluard si sposano e poco più di un anno dopo, l'11 maggio 1918 nasce la figlia Cécile.

Un legame non solo sentimentale ma anche, e soprattutto artistico, che li vede vestire i panni del poeta  e della sua musa.
Un amore appassionato ma inquieto, in cui Gala si sentiva soffocare e in cui rivestiva i panni di donna autoritaria ed emancipata mentre Paul si limitava a venerarla, lodandone le qualità e la bellezza, sottomettendosi alla sua musa.
Un matrimonio spezzato poi da una relazione, mai nascosta al marito con il grande pittore Max Ernst, che la ritrasse in celebri dipinti, come ad esempio La belle jardinière e Au rendez-vous des amis.
Carismatica, eccentrica e misteriosa, Gala fu musa e amante di molti uomini che da lei traevano ispirazione per le opere più disparate, lei con la sua innegabile abilità di mercante e affarista, ha dato al movimento d'avanguardia surrealista dell'epoca un grande contributo.

Ma è l'arrivo di Salvador Dalì ha consacrare per sempre la sua figura come musa dell'arte e a renderla immortale.
Lui la adorò in maniera completa, immortalandola in molte sue opere. La ritroveremo spesso, in pose sensuali, nuda, concretizzandosi come la musa superiore, l’incarnazione della libido del pittore.
Nei dipinti di Dalí, era il soggetto d'ispirazione del pittore, la sua principale modella ricorrente, qualche volta in ruoli religiosi come madonne, per esempio nel dipinto raffigurante la Madonna di Port Lligat.
Numerosi dipinti di Dalí mostrano la sua totale sudditanza verso di lei, la pone infatti su un piedistallo.
L'artista affermò che era la persona che lo aveva salvato dalla pazzia e dalla morte prematura. Infatti, dietro il suo genio artistico, si celava un uomo turbolento, insicuro e disorganizzato, ed era Gala che agiva come suo agente, l'interfaccia tra il genio ed il mondo reale.

Qualcuno l'ha definita manipolatrice, qualcuno l'ha additata come donna capace di approfittarsi di uomini sensibili, deboli e poco presenti a se stessi per raggiungere fama e immortalità, ma forse senza l'indubbia caparbietà, senza quel fascino incantatore e quel misterioso magnetismo molte delle opere di Dalí non sarebbero arrivate a noi, anzi mi spingo oltre, forse oggi, senza Gala, non avremmo potuto nemmeno conoscere il genio folle di Salvador Dalí.

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