Buon pomeriggio amici lettori, oggi vi parliamo di un thriller edito da Giunti e approdato in libreria la scorsa settimana. Il suo titolo è Fiore di cadavere ed è il romanzo d'esordio di Anne Mette Hancock, promettente e talentuosa autrice danese.
IL ROMANZO
Titolo: Fiore di cadavere
Autore/Autrice: Anne Mette Hancock
Editore: Giunti Editore
Data di uscita: 13 Luglio 2022
Genere: Thriller
Pagine: 360
Prezzo cartaceo: 16,90€
Prezzo ebook: 9,99€
Link di acquisto: Amazon
La giornalista danese Heloise Kaldan è nel mezzo di una delicata crisi lavorativa quando riceve la prima di una serie di misteriose lettere. La mittente è Anna Kiel, un'assassina ricercata dalla polizia che è scomparsa tre anni prima dopo aver brutalmente ucciso un avvocato. I messaggi contengono informazioni private sulla vita di Heloise che, preoccupata, inizia a indagare per conto suo. Nel frattempo un nuovo indizio fa sì che anche la polizia riapra il caso, ma i destini della giornalista e dell'assassina sembrano inspiegabilmente intrecciati e l'ispettore Erik Schäfer non sa se può davvero fidarsi di Heloise. Che cosa vuole Anna da lei? Dove ha preso quelle informazioni?
RECENSIONE
Anne Mette Hancock è nata a Gråsten in Danimarca, ha studiato giornalismo e ha una laurea in storia.
Dopo aver vissuto negli Stati Uniti e in Francia, oggi risiede a Copenaghen con il marito e i due figli.
Fiore di cadavere è il suo primo romanzo, rimasto per decine di settimane in cima alla classifica dei bestseller e premiato come miglior esordio dall’Accademia danese del crimine, scalando anche le classifiche tedesche.
Nel 2018 è stata nominata Autrice dell’anno.
I suoi romanzi sono in corso di traduzione in 16 Paesi.
Fiore di cadavere è il primo romanzo di una serie ambientata a Copenaghen in cui
Heloise Kaldan, giornalista investigativa, e il commissario Erik Schäfer indagano su diversi crimini; il primo di questi, ahimè, vede coinvolta molto da vicino la giornalista.
Il titolo del libro si riferisce a una pianta con lo stesso nome, conosciuta anche come "pianta pene" per via della sua forma fallica, che emana lo stesso identico odore di un cadavere in decomposizione. La specie, è indicata come il fiore preferito di un personaggio molto importante nella trama, e il motivo... beh, lo scoprirete!
Il fulcro della serie, che è concepita appunto come una trilogia, è la giornalista Heloise Kaldan, che ha appena causato molti problemi al giornale per cui lavora perché si fidava troppo di una fonte dubbia.
Come se non bastassero i guai lavorativi, e beh anche sentimentali, Heloise inizia a ricevere delle lettere.
Il mittente è Anna Kiel, assassina ricercata dalla polizia per un brutale ed efferato omicidio risalente a tre anni prima, i messaggi sono criptici e confusionali, ma sembra che in qualche modo le due siano legate da un fantomatico "lui", e Anna sa troppe cose su Heloise per non iniziare a preoccuparsi.
Ora che sono assente, Heloise, ti chiedo supplicando di darmi una prova di quanto sia vera la tua carità verso chi è lontano. Anna KielÈ molto molto difficile parlarvi del romanzo senza sbottonarsi troppo ma voglio darvi un piccolo avviso; ciò che si cela dietro l'intera storia non è per i deboli di cuore, perché gli abissi che si aprono sono difficili da sopportare. Si è solidali con le vittime, ma la vendetta e la giustizia non possono sanare i traumi subiti. Il tema centrale, che scoprirete solo alla fine del romanzo, è molto molto delicato, crudo e orribile sotto tutti i punti di vista, e di certo inaspettato, grazie anche e soprattutto alla bravura dell'autrice, che ha saputo costruire tensione in maniera sottile e sapiente.
Lo stile di scrittura di Anne Mette Hancock è facile da leggere. Capitoli brevi e luoghi e prospettive mutevoli garantiscono eccitazione e adrenalina. La storia è molto avvincente fin dall'inizio e i personaggi sono ben descritti e autentici.
Insomma readers, Fiore di cadavere, già affascinante per il suo titolo, è un romanzo con una trama ben costruita in grado di incatenare il lettore alle pagine, scorrevole, intrigante, sa far riflettere e in qualche modo ribalta il concetto di vittima e carnefice.
Sicuramente un ottimo esordio!
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